Il programma della Biennale d’Arte di Venezia 2024

La Biennale d’Arte di Venezia 2024 prende il via: scopriamo i dettagli di questa 60esima edizione coloratissima e molto attesa. 

Biennale d'Arte di Venezia
Biennale d’Arte di Venezia 2024 (retididedalus.it)

Nella splendida cornice della laguna, torna la Biennale d’Arte di Venezia. Alla sua 60esima edizione, l’attesissimo evento ha preso il via il 20 aprile e andrà in scena fino al prossimo 24 novembre. Tutto il mondo non aspettava altro che questo appuntamento, che ogni volta richiama puntualmente visitatori da ogni angolo del globo.

Gli iconici padiglioni dei giardini, l’Arsenale e il cuore pulsante della Serenissima si animano di mostre, eventi, installazioni e performance. L’edizione 2024 si intitola “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” e vede Adriano Pedrosa come curatore. Scopriamo i dettagli di questa manifestazione amatissima (scopri qui gli eventi da scoprire a Venezia).

Biennale d’Arte di Venezia 2024: i dettagli della 60esima edizione

Biennale
Biennale di Venezia (retididedalus.it)

Se ci si trova a Venezia in questo periodo, città tra le più belle al mondo, è impossibile non fare un salto alla Biennale di Venezia 2024.

“Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” è il titolo scelto per 60esima edizione della manifestazione, che conta ben 88 partecipazioni nazionali. Inoltre, tra le novità c’è la partecipazione di 4 nuovi paesi quali Tanzania, Benin, Etiopia e Repubblica Democratica di Timor Esy. Il programma di questa 60esima edizione si apre a nuovi paesi e pone un focus particolare agli artisti stranieri e al tema dell’immigrazione. Inoltre, ci sarà una un’attenzione per i progetti a cielo aperto, in scena tra i Giardini e l’Arsenale. Il programma prevede il Nucleo Storico e il Nucleo Contemporaneo.

Biennale d’Arte di Venezia 2024: altri dettagli

I padiglioni 2024 sono coloratissimi e impregnati di arte e messaggi sociali: tra questi spicca in particolare quello Italia curato da Luca Cerizza con la mosta “Due qui/To hear” realizzata dall’artista Massimo Bartolini e dedicata al tema dell’ascolto declinato in installazioni sonore e opere create con il contribuito di scrittori e musicisti. Altra tappa da non perdere, è il padiglione francese: realizzato sotto la curatela di Julien Creuzet, è animato da conchiglie e sabbia.

Accanto alle mostre ospitate per la Biennale, in questi mesi la Serenissima si anima di eventi collaterali. Tra questi spiccano a Forte Marghera una mostra di Nedda Guidi all’interno dell’edificio Polveriera Austriaca. All’Arsenale saranno esposti sette opere e collage di Beatriz Milhazes, nota artista brasiliana.

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