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Mille euro in più per gli anziani, arriva la Prestazione Universale: a chi spetta e come richiederla

Nuova disposizione del Governo: la Prestazione Universale per gli anziani. Ecco tutto quello che bisogna sapere per richiederla.

Il Governo ha deciso di dare un aiuto agli anziani di questo Paese che economicamente vacilla; i problemi sono sotto gli occhi di tutti, non è necessario saper fare analisi economiche: le famiglie sono in difficoltà più o meno gravi ma gli anziani e i giovani sono quelli più penalizzati dalla situazione. I giovani però hanno risorse fisiche e mentali  e magari una famiglia alle spalle ma gli anziani sono fragili. Hanno lavorato nella propria vita ma la pensione non basta più per sopravvivere.

Il Governo aiuterà gli anziani con la Prestazione Universale-ecco cos’è-retididedalus.it

Le persone anziane sono spesso malate e hanno bisogno di cure e assistenza continue; l’età media in Italia è molto alta, ci sono sempre più anziani a fronte di nascite sempre più basse, quasi inesistenti. Il servizio sanitario pubblico fa quello che può, ma i problemi sono tanti: spesso sono soli o hanno figli che non possono permettersi di pagare un’assistenza adeguata. Esistono già delle forme di aiuti di Stato per gli anziani non autosufficienti, come l’assegno di accompagnamento.

La nuova bozza di legge del Governo per gli anziani: chi può richiederla e come deve fare

L’assegno di accompagnamento viene dato agli anziani che non possono svolgere da soli le normali azioni quotidiane per vivere: che siano non deambulanti o abbiano malattie degenerative del cervello o anche malattie oncologiche terminali, insomma tutte quelle situazioni in cui hanno bisogno di care giver. Devono presentare domanda di invalidità agli organi competenti presentando tutta la documentazione necessaria. Una commissione medica stabilirà la percentuale d’invalidità e se è necessario un assegno di accompagnamento.

Il governo darà 1000 euro in più agli anziani con la Prestazione Universale-retididedalus.it

Tale assegno ad oggi, indipendentemente dal reddito, è di 531,76 euro. L’importo per una badante convivente è ovviamente più alto, se il reddito dell’anziano lo permette, si può integrare con la pensione ma se l’invalido ha una pensione molto bassa il problema è grave.

La nuova bozza di legge, prevede che in via sperimentale da gennaio 2025 fino alla fine del 2026 si attiverà un incentivo: 1000 euro in più sull’assegno di accompagnamento. Ne potranno beneficiare gli ultra ottantenni che, dice la bozza di legge, abbiano un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un Isee al di sotto dei 6000 euro.

L’indennità di accompagnamento di 531,76 euro verrà integrata con un secondo assegno detto assegno di assistenza, di mille euro ogni mese finalizzato a coprire le spese per eventuale assistenza di lavoratori domestici o per l’acquisto di servizi di cura ed assistenza. La prestazione Universale deve essere richiesta dall’interessato tramite centri di assistenza fiscale o, per via telematica, autonomamente all’INPS; i documenti che servono, oltre a quelli di identificazione, sono l’Isee e la titolarità dell’indennità di accompagnamento oppure di essere in possesso dei requisiti per richiederla.

Diana Martinese

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