Si tratta di una possibilità che permette di andare in pensione prima. Ma a chi conviene davvero il riscatto della laurea?
La pensione è una parola, oltre ad essere un obiettivo, che sembra sempre di più un miraggio per moltissimi giovani che si sono affacciati nel mondo del lavoro.
Purtroppo, a causa delle difficili condizioni economiche del Paese, ottenere un assegno pensionistico soddisfacente sembra sempre più difficile. Questo perché anche una strategia utile per molti giovani, il riscatto della laurea, non sempre rappresenta una scelta conveniente. Ecco perché per il 2024 sono in arrivo dei pesanti rincari.
Quello che stiamo vivendo negli ultimi anni è una delle situazioni più difficili per un Paese dal punto di vista economico. A causa dell’inflazione, infatti, tutto costa di più e, per questo, anche riscattare i propri anni della laurea ai fini pensionistici richiederà un maggior esborso economico. Nello specifico, il riscatto della laurea costerà quasi 6.100 euro in più per ogni anno di studi che si intende riscattare. Si tratta di un rincaro di circa 400 euro a causa della rivalutazione rispetto all’inflazione, che l’Istat ha fissato al 5,7% nel 2023.
Il riscatto della laurea è uno strumento molto utile in quanto permette di rientrare nel calcolo della pensione. Questo rientra dall’1° novembre dell’anno di immatricolazione all’Università, fino al 31 ottobre dell’ultimo anno del proprio corso di laurea. Grazie al riscatto della laurea agevolato, è possibile calcolare gli studi all’Università come se fossero dei veri e propri anni di lavoro.
Proprio questa settimana dovrebbe essere resa pubblica una circolare Inps che annuncerà l’aumento. Tuttavia, chi fa richiesta già da ora sul sito Inps potrà verificare che c’è stata la crescita dell’importo. Questo è infatti passato dai 5.776 che venivano richiesti nel 2023, a più di 6mila euro del 2024. Ma non solo. Perché l’Istituto di Previdenza Sociale ha fatto sapere in un recente messaggio ulteriori novità.
Secondo l’Inps, infatti, i giovani lavoratori e disoccupati, possono avere la possibilità di trasferire in maniera gratuita il montante contributivo generato con il riscatto della laurea. Questo sarà possibile una volta che si è iscritti ad una gestione previdenziale dell’ente. Inoltre, vi è la possibilità di riscattare anche alcuni anni di formazione. Tuttavia, in questo caso devono essere soddisfatti alcuni requisiti, come il tempo relativo al conseguimento dei diplomi universitari – che deve essere tra i due e tre anni.
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