Per questi lavoratori rischia di saltare il tanto promesso aumento in busta paga. Per i cittadini è una beffa enorme: che cosa sta succedendo.
La Manovra 2023 ha previsto un bonus una tantum proposto dal Governo Meloni. Questo doveva essere erogato insieme agli arretrati, ma alcuni ritardi burocratici ne hanno posticipato l’erogazione. Stiamo parlando di una misura dal valore di 1.000 milioni di euro. Eppure alcuni lavoratori rischiano di essere beffati all’ultimo.
Il provvedimento dell’attuale esecutivo è integrato all’interno della Legge di Bilancio 2023, con questa che ha stabilito ulteriori aumenti. A riconfermare i tagli sul cuneo fiscale che dovrebbero avere effetto sulle buste paga degli italiani nel 2024 ci ha pensato l’ultimo Consiglio dei Ministri.
L’obiettivo della manovra era quello di permettere agli utenti di mantenere il potere d’acquisto perso nel corso degli ultimi anni. La situazione, però, ben presto è diventata confusionaria ed adesso ci sono addirittura dei lavoratori che potrebbero veder cancellato il loro bonus personale. Sono diverse le categorie che potrebbero subire la beffa proprio all’ultimo e le notizie delle ultime ore non sono di certo incoraggianti.
Il panorama salariale per i lavoratori metalmeccanici nel 2024 potrebbe essere influenzato dalla variazione dell’indice generale IPCA, che ha registrato una variazione media annua del +5,9% nel 2023. A fornire questo dato ci ha pensato l’Istat e riveste un’importanza significativa per la prospettiva salariale futura di questa categoria lavorativa. L’indice inflattivo IPCA, escluso il costo dei beni energetici, ha mostrato una tendenza alla discesa nella seconda metà del 2023.
Il trascinamento di questa dinamica al 2024 risulta essere contenuto, pari a +0,7%. Questo rappresenta un cambiamento rispetto al trascinamento più elevato dal 2022 al 2023, che aveva portato a un aumento di 6,6% a giugno 2023. La situazione in questione aveva portato ad un incremento di 123,50 euro in busta paga per tutti i lavoratori del settore metalmeccanico. Secondo l’accordo di rinnovo del CCNL Industria Metalmeccanica del 5 febbraio 2021, i lavoratori avrebbero diritto a un ultimo aumento stipendiale nel quadriennio 2021-2024.
Questo aumento ammonta a 35 euro al livello C3, a partire da giugno 2024, da riparametrare per gli altri livelli di inquadramento. Ma proprio la clausola di riallineamento all’IPCA potrebbe influenzare l’importo finale dell’aumento. Secondo le ultime stime di Federmeccanica, elaborate sulla base dei dati IPCA a giugno 2023, l’incremento retributivo previsto per giugno 2024 potrebbe essere di 131,54 euro al livello C3. Ma le nuove elaborazioni dell’Istat hanno lanciato una notizia a dir poco preoccupante per questi lavoratori.
Infatti si parla di un trascinamento molto più basso nel 2024, che si attesta solo al 0,7%. Questo indice più basso potrebbe ridurre gli importi stimati lo scorso anno, compresi i 131,54 euro previsti. Il verdetto finale sarà reso noto solo a giugno. Infatti proprio al sesto mese dell’anno l’Istat divulgherà i nuovi dati dell’indice per l’inflazione. La notizia potrebbe essere una vera e propria spina nel fianco per questi lavoratori.
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