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Ecco le differenze fra il lavoratore autonomo e quello dipendente - Retididedalus.it
Non sai quale tipo di lavoro conviene di più? Ecco una analisi approfondita al riguardo: scoprirai tutto in merito.
Il mondo del lavoro offre delle opportunità molto diverse. C’è chi è più fortunato e riesce a trovarlo subito, mentre altri sono alla costante ricerca di un impiego. Succede perché spesso e volentieri si è indecisi fra il lavoratore dipendente e quello autonomo: sono molto diversi fra loro. Che cosa hanno da offrire, e quale dei due conviene di più?
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Possiamo iniziare con quello più diffuso, cioè il lavoratore dipendente. Uno dei principali vantaggi di questo lavoro è la stabilità dell’impiego. Di solito si ha un contratto a tempo indeterminato o determinato, i quali offrono una certa sicurezza di lavoro. La stabilità può essere importante quando si è a corto di denaro. Quindi non ci sarà mai il rischio di arrivare a fine mese senza il proprio stipendio.
I lavoratori dipendenti godono di benefit aziendali, come i piani pensionistici o le ferie pagate per esempio. In alcuni casi vengono offerte persino delle opportunità di formazione e sviluppo personale. D’altro canto bisogna seguire delle rigide regole e avere sempre meno tempo nella vita. E anche se si ha un contratto a tempo indeterminato, non si è al riparo da un probabile licenziamento. L’azienda potrebbe decidere di ridurre il personale o chiudere quando meno ce lo aspettiamo. Inoltre i guadagni sono quasi sempre fissi.
Lavoro dipendente e autonomo, i pro e i contro di queste categorie: ti aiuterà saperlo
Tutto cambia con il lavoro autonomo: è un altro mondo. Innanzitutto si ha maggiore libertà e controllo sulla propria attività. Si è i “capi di se stessi” in questo caso, soprattutto nella gestione degli orari di lavoro. Il potenziale di guadagno è illimitato ed è possibile ottenere buone somme di denaro in qualunque momento. Si possono persino diversificare le fonti di reddito lavorando per più clienti in contemporanea.
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Ma gli svantaggi sono presenti anche in questo caso. Variano da mese a mese e a seconda dei clienti disponibili. Il compito è quello di trovare una entrata più o meno fissa, e anche se sembra non è facile. Inoltre non si ha accesso a dei benefit aziendali, piani pensionistici o spese extra. Tutto ricade sulle proprie spalle ed è difficile all’inizio. In alcuni casi sono richieste persino delle competenze aggiuntive.
Entrambe le categorie sono diverse e possono essere vantaggiose a seconda della situazione. Se vogliamo lavorare per conto nostro dovremo aprire la Partita IVA e diventare dei lavoratori autonomi. Se abbiamo intenzione di lavorare sotto una società, in quella circostanza basta essere un lavoratore dipendente (con un contratto a tempo indeterminato o determinato).