Questa malattia ha afflitto milioni di marinai nel corso della storia, ma ancora oggi colpisce moltissime persone: cos’è e come riconoscerla.
La storia della sindrome dei marinai è lunga e affascinante, con radici nel passato, soprattutto durante le lunghe traversate oceaniche dei marinai e degli esploratori. Il nome, non a caso, evoca il ricordo di una malattia che ha afflitto i marinai nel corso della storia, ma oggi, nonostante i progressi nella scienza medica e nutrizionale, questa condizione persiste in alcune circostanze. Il mal di mare può essere scomodo, ma nulla in confronto allo scorbuto, una condizione grave e debilitante derivante da una carenza estrema di vitamina C, o acido ascorbico.
Come accennato, questa condizione è il risultato diretto della mancanza di vitamina C nella dieta, il che lo rende una condizione di carenza da acido ascorbico. Questa vitamina svolge un ruolo cruciale in molte funzioni biologiche, e la sua assenza può portare a un quadro sintomatologico complesso. I fattori di rischio includono alcolismo, allattamento, una dieta carente di vitamina C, gravidanza, consumo di latte vaccino bollito o pastorizzato durante l’allattamento, e il tabagismo.
Quando si parla di intercettazione del problema, i sintomi dello scorbuto parlano chiaro. I pazienti lamentano costantemente sensazioni di stanchezza e malessere generale. Tra i sintomi più evidenti ci sono l’anemia, l’aumento della permeabilità dei vasi sanguigni, la caduta dei denti, la depressione, difficoltà di rimarginazione delle ferite, diminuzione dell’assorbimento del ferro intestinale, disturbi della masticazione, dolori articolari, emorragie della pelle, lesioni gengivali e petecchie.
Si tratta di sintomi non sempre associati, ma se vi è più di un segnale, sarebbe il caso di non sottovalutare un esame di controllo. Alla fine vale la pena approfondire, visto che con la odierna conoscenza, il trattamento dello scorbuto è relativamente semplice ed efficace: la dose raccomandata di vitamina C per prevenire lo scorbuto è di circa 90 mg al giorno. Tuttavia, in casi di carenza, sono sufficienti anche dosi minime di 10 mg al giorno per la prevenzione.
Alimenti ricchi di vitamina C, specialmente frutta come gli agrumi, costituiscono una risorsa fondamentale per garantire l’assunzione adeguata di questa vitamina. Dopo solo 2/3 giorni di trattamento è già possibile constatare l’assenza dei sintomi. E’ poi bene sottolineare che la prevenzione dello scorbuto è possibile seguendo una dieta equilibrata e ricca di frutta e verdura fresche, che sono ricche fonti di vitamina C.
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