In alcuni casi specifici è possibile ottenere la consulenza di un avvocato in forma totalmente gratuita, senza spese.
Bisogna scindere due condizioni fondamentali, quelle in cui viene eseguita la consulenza di uno specialista previo pagamento e i casi in cui per motivi economici o per chi lo decide è disponibile un avvocato d’ufficio quindi che viene pagato dallo Stato.
Queste due casistiche si applicano però quanto bisogna difendersi da un processo e quindi viene garantito il diritto a ogni cittadino. Ci sono altre strategie che permettono di avere una consulenza gratuita e quindi non pagare l’avvocato e si applicano a casi disparati.
Quando l’avvocato è gratis e non si paga
Il caso più comune previsto dalla legge che consente di non pagare l’avvocato è quando questo, pur avendo il cliente presentato una prova o un fatto utile, la ignora e va a perdere la causa. In tale fattispecie, avendo omesso quanto dichiarato che avrebbe permesso invece di ottenere una sentenza vantaggiosa, allora il cliente è tenuto a non pagare o farsi rimborsare a seconda degli accordi economici.
Viceversa, quando riguarda solo l’esito che è negativo non ci sono gli estremi per procedere poiché l’avvocato che si vinca o perda va pagato. L’avvocato si può non pagare in forma del tutto legale ogni volta che non adempie in maniera adeguata al suo compito e quindi alla prestazione richiesta dal cliente. Quando c’è un inadempimento professionale si va a rendere nulla l’attività svolta e quindi di conseguenza ci sono gli estremi per non procedere al pagamento.
Ma le casistiche non finiscono e sono state esposte nel tempo proprio dalla giurisprudenza. Ad esempio una condizione valida per non pagare è quella in cui l’assistito sia stato dissuaso in partenza dall’intentare una causa. Si può non pagare anche quando l’avvocato non fornisce tutte le informazioni dovute all’assistito, anche laddove si scelga di sostituire l’avvocato in corso d’opera quindi durante la causa allora si può scegliere di non pagare ma solo se ci sono alcuni estremi.
Anche laddove il contratto non sia stato firmato dalle parti allora è possibile non pagare. In generale poi bisogna fare riferimento a tutti quei processi in cui a pagare la parcella all’avvocato è la parte che perde nella causa, in quella condizione il cliente che ha richiesto la sua presenza non è tenuto a pagare se provvede l’altra parte e se questo viene determinato nella causa stessa dal giudice.