“Palazzo Reale rende omaggio all’eredità di Paul Cézanne e Pierre Auguste Renoir con una mostra che indaga la loro influenza sui movimenti artistici successivi”
Per festeggiare i 150 anni dalla nascita dell’impressionismo, arriva a Palazzo Reale a Milano una mostra speciale che celebra gli esponenti più importanti di questa corrente artistica. È il 15 aprile 1874 quando, in Francia, succede qualcosa che avrebbe rivoluzionato l’arte visiva. Nello studio di Gaspard-Félix Tournachon, noto come Nadar, si riuniscono 31 artisti che protestano contro le tradizioni artistiche del tempo con una mostra che mette in risalto l‘approccio innovativo alla rappresentazione della realtà. Nasce così l’impressionismo, che predilige la rappresentazione della luce naturale, l’utilizzo di colori più realistici e di pennellate veloci.
Cos’è l’impressionismo
L’impressionismo è un movimento artistico nato in Francia nella seconda metà del XIX secolo che rivoluzionò l’arte contemporanea, introducendo nuove tecniche di pittura che permettevano di rappresentare in maniera più attenta la realtà. In questo modo la corrente artistica si allontana dalle convenzioni accademiche di quel tempo per avvicinarsi a un nuovo modo di guardare l’arte, cogliendo ogni sfumatura del presente. Le opere appartenenti all’impressionismo ritraggono la realtà così come la vede il nostro occhio. Il termine “impressionismo” compare nel 1874, quando Monet espone una sua tela dal titolo Impression: soleil levant (Impressione, sole che sorge). Inizialmente non fu accolto positivamente dai critici dell’arte. Tra gli artisti più noti dell’impressionismo ci sono Claude Monet, considerato il padre dell’impressionismo, Édouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Camille Pissarro, Paul Cézanne (si avvicina poi al post-impressionismo) e Berthe Morisot.
Le opere più famose
Le opere più famose appartenenti alla corrente artistica dell’impressionismo sono:
- Claude Monet, Impressione, levar del sole, Claude Monet, 1872, Musée Marmottan Monet, Parigi,
- Pierre-Auguste Renoir, La colazione dei canottieri, 1880-1881, Philips Collection, Washington,
- Edgar Degas, La lezione di danza, 1871-1874, Museo d’Orsay, Parigi,
- Pierre-Auguste Renoir, La colazione dei canottieri, 1880-1881, Philips Collection, Washington,
- Alfred Sisley, Neve a Louveciennes, 1874, Phillips Collection, Washington,
- Claude Monet, Le ninfee, 1883 – 1926, Museo dell’Orangerie, Parigi,
- Édouard Manet, Il bar delle Folies-Bergère, 1881-1882, Courtauld Gallery, Londra,
- Jean-Frédéric Bazille, La riunione di famiglia, 1867, Museo d’Orsay, Parigi,
- Paul Cézanne, Le grandi bagnanti, 1898, Philadelphia Museum of Art.
Le caratteristiche chiave dell’impressionismo:
Ecco alcune delle caratteristiche più importanti dell’impressionismo:
- Dipingere all’aperto (en plein air), per riuscire a catturare ogni dettaglio della natura e di ciò che dipingevano e riprodurre i colori originali.
- Catturare l’essenza e le sensazioni del momento.
- Sensazione di movimento e vitalità.
- Ribellione verso le regole dell’Accademia delle Belle Arti e le norme tradizionali dell’arte (molte opere furono criticate).
- Catturare le sfumature della luce naturale e i cambiamenti atmosferici direttamente sulla tela.
La mostra a Palazzo Reale
“Palazzo Reale rende omaggio all’eredità di Paul Cézanne e Pierre Auguste Renoir con una mostra che indaga la loro influenza sui movimenti artistici successivi. Un viaggio tra i loro dipinti più iconici, dai ritratti, ai paesaggi, alle nature morte, alle bagnanti. La mostra si completa con la sezione che documenta quanto decisivo sia stato l’impatto e l’influenza che i due ebbero sulla successiva generazione di artisti, attraverso il confronto tra due opere di Cézanne e Renoir con due dipinti di Pablo Picasso. La rassegna è curata da Cécile Girardeau, conservatrice del Museé d’Orsay, e Stefano Zuffi, storico dell’arte”, si legge nel sito di Palazzo Reale Milano.
La mostra che celebra i 150 anni dell’impressionismo, raccoglie 52 capolavori oggi conservati al Musée de l’Orangerie, dalle prime opere degli anni settanta dell’Ottocento a quelle più mature dei primi del Novecento, una selezione di opere dal Musée d’Orsay e due tele di Pablo Picasso. Sarà possibile visitare la mostra Cézanne/Renoir (personalità che più hanno influenzato le successive generazioni di artisti) dal 19 marzo al 30 giugno. I riflettori saranno accesi sui dipinti più noti di Cézanne e Renoir, che raccontano la loro storia e amicizia. Ecco alcuni esempi:
- Renoir, Paysage de neige, 1875,
- Cézanne, Arbres et maisons, 1885,
- Renoir, Fleurs dans un vase, 1898,
- Cézanne, Le Vase bleu, 1889-1890; Vase paillé, sucrier et pommes, 1890-1894,
- Renoir, Claude Renoir en clown, 1909,
- Cézanne, Portrait de Madame Cézanne, 1885-1895,
- Renoir, Baigneuse assise, 1914,
- Cézanne, Trois baigneuses, 1874-1875,
La mostra è realizzata da Palazzo Reale, Comune Milano, Skira Arte, Museum Studio, in collaborazione con Musée de l’Orangerie e Musée d’Orsay e con il patrocinio di Ambassade de France en Italie ed è curata da Cécile Girardeau e Stefano Zuffi, con la collaborazione di Alice Marsal. “Una mostra che segna una nuova tappa del Trattato del Quirinale siglato nel 2023“, spiega l’ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens, ospitando la presentazione a Palazzo Farnese.
Cézanne e Renoir
Paul Cézanne (1839-1906) si è inizialmente avvicinato alla corrente dell’impressionismo, per poi ritrovarsi più affine a quella del Post-impressionismo. È considerato uno dei padri dell’arte moderna ed è noto per aver dato vita a uno stile distintivo caratterizzato da forme geometriche, colori spesso audaci e pennellate più spesse. Famosi sono i dipinti di nature morte, paesaggi e figure. Il suo lavoro è stato fondamentale per lo sviluppo del cubismo e anche Pablo Picasso nutriva una profonda stima per Cézanne e per la sua innovazione.
Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) è stato un pittore francese e uno dei principali esponenti dell’impressionismo. Il pittore è noto per le sue opere luminose in cui ritrae paesaggi, scene di vita nella società francese del XIX secolo e di festa, per il suo stile pittorico vivace e per i suoi bellissimi ritratti, spesso di donne e bambini.
“Cézanne/Renoir sarà una tappa fondamentale, con il racconto di “due vite e due esperienze artistiche di due Maestri tanto vicini e distanti allo stesso tempo“, raccontano i curatori. “Una mostra non preconfezionata, ma che poggia su un’idea – commenta il sottosegretario Vittorio Sgarbi – e che racconta come oggi Milano sia un luogo universale come New York, quasi un prolungamento di Parigi“. “Il progetto – racconta l’assessore alla cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi – nasce dalla voglia di non accontentarsi ma costruire un progetto“.
Una linea che “lo scorso anno negli spazi civici dedicati alle mostre ha portato un milione e 300 mila visitatori, con un incremento del 40%” e “50 mostre già presentate per il prossimo triennio“. “Quasi coetanei, nati entrambi in provincia, rifiutati dal Salon, diventarono amici a 40 anni“, dopo quella storica nostra chez Nadar, spiega Zuffi. “Cézanne – dice – inviterà spesso Renoir in Costa Azzurra“.
I due artisti hanno rivoluzionato il modo in cui l’arte visiva veniva concepita.