Come ottenere 1.500 euro al mese dall’INPS: requisiti e come fare domanda

Se soddisfi questi requisiti puoi ricevere 1.500 euro al mese dall’INPS. Ecco quali sono e come fare domanda se ci rientri.

Come molti già sanno, lo Stato offre diversi benefici ai cittadini in difficoltà. Come è giusto che sia, in un Paese democratico e basato sui diritti, si cerca sempre di fare il massimo per tutelare le fasce più deboli e più in difficoltà, anche e soprattutto con aiuti economici. E ci sono degli aiuti che arrivano a ben 1.500 euro al mese, ma richiede condizioni molto specifiche.

L’indennità di accompagnamento è infatti riservata solo alle persone invalide totali (100%). Si tratta quindi di invalidi che non possono deambulare senza aiuti o che non possono completare azioni quotidiane come vestirsi o mangiare. Questa condizione viene rivalutata in base all’inflazione ogni anno.

Nel 2023 era pari a 527,16 euro. Da notare che l’invalidità totale è l’unico requisito; a differenza dell’assegno di assistenza e la pensione di inabilità, l’indennità di accompagnamento non ha requisiti anagrafici e reddituali. Di conseguenza questa può essere attribuita anche a persone con un reddito personale elevato.

1.500 euro al mese dall’INPS: i requisiti e come richiederli

Come abbiamo anticipato, l’indennità di accompagnamento può arrivare fino a 1.500 euro al mese. Per questa cifra c’è un requisito aggiuntivo: oltre all’invalidità totale, il richiedente deve anche essere cieco assoluto. Questi, infatti, ricevono un bonus economico extra di 959,21 euro (nel 2023) per 12 mesi, cumulabili con l’indennità di accompagnamento per invalidi totali.

Per essere più specifici, il richiedente dev’essere completamente privo di vista o abbia solo la percezione della luce o del movimento della mano. In queste condizioni l’INPS riconosce l’indennità come minorazione, sempre indipendentemente da reddito personale ed età.

Le prestazioni economiche per ciechi assoluti e per invalidi totali sono compatibili perché provengono da due condizioni patologiche differenti. Di conseguenza le indennità sono compatibili (e quindi cumulabili) solo in caso le minorazioni siano distinte e separate. Il soggetto è quindi considerato pluriminorato. La cecità da sola non è sufficiente per ricevere l’indennità di accompagnamento di invalidità, e riceverà solo quella riservata ai ciechi assoluti.

In definitiva, per ricevere 1.500 euro mensili il soggetto dev’essere pluriminorato, con più condizioni di invalidità provenienti da patologie distinte. Un esempio pratico: una persona priva di entrambe le gambe e priva della vista ha diritto a entrambe le indennità di accompagnamento, raggiungendo la somma di 1.500 euro. In assenza di una delle due patologie riceverà solo una delle due indennità.