Attenzione, il Fisco controlla anche i social

Fisco, è caccia agli evasori anche attraverso i social. Ecco come saranno controllati i contenuti condivisi sui social network.

Oggi viviamo nell’epoca della profilicity. È il termine con cui gli studiosi indicano la nuova maniera di costruire la propria identità personale che oggi viaggia soprattutto attraverso la cura di un profilo, quello online prima di tutto.

Fisco scattano i controlli sui social
Attenzione, il Fisco controllerà anche i social – retididedalus.it

I social sono per eccellenza il luogo in cui mettiamo in mostra la nostra identità, gli spazi privilegiati per esibire all’universo mondo il nostro tenore di vita. Un tempo le identità erano confermate dal modo in cui ognuno di noi aderiva al ruolo che gli era stato assegnato (quello di “buon lavoratore” o di “buon genitore” ad esempio) o per l’originalità delle sue attività.

Oggi le cose sono cambiate e le nostre identità sono sottoposte alla conferma pubblica che avviene soprattutto online. Ma attenzione perché i social sono tutt’altro che una zona franca, soprattutto per chi ama fare il furbetto col Fisco.

Fisco, caccia agli evasori anche sui social

Sì, perché presto il Fisco controllerà anche i social. Lo ha annunciato Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze, intervenuto sull’Anagrafe tributaria in Commissione di vigilanza per fare il punto sulle ultime novità in tema di riforma fiscale. Tra le novità annunciate, oltre a quelle legate al concordato preventivo, anche strumenti innovativi per stanare gli evasori.

Fisco stanerà gli invasori sui social
Il viceministro dell’economia, Maurizio Leo (Foto Ansa) – retididedalus.it

Chi aderirà al concordato preventivo si vedrà esentare dai controlli. Chi invece non aderirà a questa proposta entrerà in liste preventive e quando saranno riscontrate anomalie le autorità interverranno. In particolare il viceministro del MEF ha fatto riferimento alla possibilità di attivare il cosiddetto data scraping. In altre parole si tratta di passare al setaccio anche i contenuti pubblicati sui social media dai contribuenti IVA (come professionisti e imprenditori) in modo da verificare se il loro effettivo tenore di vita corrisponda con quanto dichiarato al Fisco.

Il vice di Giorgetti, nel rilasciare alcune anticipazioni sulle prossime strategie del governo, non ha risparmiato paragoni forti. “L’evasione fiscale è come un macigno tipo il terrorismo, ha detto Leo per ricordare che “si deve tutti collaborare”, con riferimento al Garante della Privacy e al tema del trattamento dei dati personali. Insomma, caccia grande agli evasori anche sui social.

Del resto il magazzino fiscale dei debiti è piuttosto corposo: siamo a oltre 1.185 miliardi di debiti da riscuotere. Da qui il bisogno di trovare il modo di recuperare i crediti e disincentivare l’evasione fiscale anche attraverso il presidio dei social. Non tutti però nella maggioranza sono d’accordo con questa impostazione, ricorda Il Sole 24 Ore. In particolare dalla Lega sono giunte reazioni negative alle parole del viceministro di Fdi.

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