Che collegamento c’è tra le tinture per capelli e il rischio di sviluppare tumore? Gli esperti rivelano finalmente la verità.
Tingersi i capelli è una delle usanze più antiche, utilizzata sia da uomini che da donne. Le tinture per capelli sono di svariati tipi, a partire da quelle temporanee fino a quelle permanenti.
Le tinture temporanee vanno via con un lavaggio (al massimo 2) e colorano il capelli solo in superficie. Non penetrando in profondità non riescono a danneggiare il fusto del capello, e raramente danno origine a reazioni allergiche. A metà strada tra le tinture temporanee e quelle permanenti ci sono quelle semi-permanenti, caratterizzate da una durata medio/lunga.
Secondo quanto riportato da fondazioneveronesi.it, tutte le tinte contengono due sostanze che, per lungo tempo, hanno avuto una stretta correlazione con i tumori. Si tratta della formaldeide e della parafenilediamina, presenti in tutti i composti per tingere i capelli. Ma che cosa c’è di vero dietro alla credenza che vuole le tinture per capelli collegate ai rischi di sviluppare tumori?
Tinture per capelli e tumore, che collegamento c’è?
Questa leggenda metropolitana trova radici negli anni passati, quando i controlli sulle tinture (e sui prodotti per capelli in generale) erano molto scarsi. In passato, infatti, venivano commercializzati kit per la stiratura brasiliana, che all’interno contenevano formaldeide. Oggi questi prodotti non vengono più venduti e i trattamenti chimici devono rispettare controlli e parametri molto rigidi.
Come riporta il noto sito, infatti, le tinture per capelli contengono formaldeide e parafenilediamina solo in minime parti e, dati i tempi di posa brevi, non causano nessun tipo di problema alla salute. Addirittura, anche i pazienti sottoposti a cure oncologiche possono utilizzare le tinture per capelli, in quanto sicure al 100%. In casi delicati, però, è meglio optare per tinte temporanee o per l’henné, dato il forte stress a cui sono sottoposti i capelli durante le cure.
Anche le tinte vendute nei supermercati sono sicure. Secondo gli esperti della Fondazione Veronesi, infatti, le tinte in commercio non causano danni ai capelli, a patto di rispettare i tempi di posa e di risciacquare bene il prodotto. A causare una maggiore caduta dei capelli, infatti, non è la tintura in sé ma il prodotto lasciato per troppo tempo a contatto con la cute, che può occludere il bulbo e generare irritazioni. Anche in casi di gravidanza e allattamento è possibile tingere i capelli. Ma sono consigliate tinture vegetali, senza ammoniaca o semipermanenti.