È risaputo che gli uomini piangono molto meno delle donne: ma perché avviene questo. C’è un motivo scientifico e psicologico.
Gli uomini hanno la tendenza a piangere molto inferiore rispetto a quanto avviene per le donne. Si tratta di un fenomeno che si può considerare evidente perché è facilmente osservabile da tutti. Quale è il motivo per cui le donne sono molto più emotive ed esprimono le loro emozioni, positive o negative con una più facile commozione che arriva alle lacrime, mentre gli uomini non lo fanno?
Molti pensano che si tratti di un fattore di natura culturale. Per molto tempo è stato insegnato agli uomini a reprimere le emozioni e a non mostrarle per cui anche i sentimenti forti da cui derivano manifestazioni di pianto sono state in molti casi trattenute volutamente. Ma non si tratta solo di questo, c’è molto di più e riguarda le nette differenze psichiche che ci sono tra uomo e donna.
Si piange per tanti motivi: per tristezza, dolore, rabbia, ma anche gioia, commozione che scaturisce dalla compassione, empatia e coinvolgimenti negli stati emotivi altrui. È un dato di fatto che le donne manifestano maggiormente e in maniera decisamente più evidente queste condizioni e gli uomini al contrario vivono tutto in modo diverso, più asciutto si potrebbe dire, senza lacrime.
Al di là della motivazione prettamente culturale, che sicuramente gioca un ruolo, ma secondario e minore, c’è una spiegazione precisamente scientifica al perché i maschi non hanno la tendenza a piangere e se lo fanno accade molto di rado rispetto alla maggior parte delle donne che invece hanno il comportamento opposto.
C’è innanzitutto una ragione di carattere ormonale che differenzia i sessi. Il maggior contenuto di testosterone, l’ormone in prevalenza presente nei maschi e caratterizzante molti elementi del loro fisico e della loro personalità, inibisce reazioni come il pianto. Al contrario nelle donne, la prolattina, contenuta decisamente in misura maggiora favorisce l’espressione delle emozioni attraverso le lacrime.
Prima dell’adolescenza infatti, quando ancora i livelli di testosterone sono minori i maschi piangono di più e più spesso. Anche se si può notare fin dalla primissima infanzia, proprio dai primi giorni di vita. Nelle femmine infatti è presente un numero maggiore di cosiddetti neuroni specchio, che consentono un’istintiva empatia verso gli altri, più sviluppata che nei maschi.
È stato sperimentato che in una stanza in cui ci sono tanti neonati maschi e femmine, se inizia a piangere uno, saranno le femmine a piangere subito dopo come reazione spontanea in virtù dei loro neuroni specchio, molto più che in maschi che invece non lo faranno.
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