Cultura

A Milano si celebra il 150esimo anniversario dell’Impressionismo

L’Impressionismo torna alla luce a Milano, in occasione del 150esimo anniversario del movimento artistico. Ecco l’evento ideale per celebrarlo

L’Impressionismo è un movimento artistico basato sulla pittura en plein air, ovvero un tipo di arte in cui l’artista esce dalle porte del suo studio, per dipingere direttamente all’aria aperta e farsi ispirare dalla luce naturale.

Questo tipo di luce, infatti, ha la capacità di rendere vivi oggetti e paesaggi in modo sempre diverso e unico, ecco perchè gli impressionisti ne fanno tesoro per realizzare le loro tele.

L’Impressionismo: tra giochi di luce e soggettività

Gli impressionisti coglievano l’istante, il mutare della luce, lo scorrere del tempo all’interno delle loro opere.

Un esempio famoso di rappresentazione dell’istante e della sua luce, è la serie di Monet “Ninfee” in cui questo fiore viene rappresentato dal padre dell’impressionismo nel suo mutare di luci e colori al passare del tempo.

Un aspetto importante di questo movimento artistico è la soggettività. Infatti, secondo gli artisti impressionisti, ognuno di noi ha una propria sensibilità d’occhio che permette di cogliere differenti impressioni della realtà e giochi di luce, ecco quindi che ogni quadro, per quanto il soggetto potesse rimanere invariato, risultava differente dall’altro.

Monet: il padre dell’Impressionismo

Claude Monet è nato il 14 novembre 1840 a Giverny e viene considerato il padre dell’Impressionismo. L’artista vanta un portfolio denso di opere uniche, e la sua abilità di mostrare l’istante, la bellezza del mutare della realtà, lo hanno reso uno degli artisti più famosi e importanti di sempre.

Tra le sue opere più importanti e rappresentative, che vi consigliamo di guardare per avere un’idea più chiara di cosa sia davvero l’Impressionismo, vi segnaliamo:

  • Colazione sull’erba – 1866
  • La Grenouillère – 1869
  • Ninfee (serie) – 1890-1926
  • Impressione, levar del sole – 1872

    Monet: Impression, soleil levant – retidedalus.it

Una mostra imperdibile a Milano per il 150esimo anniversario dell’Impressionismo

Il 15 aprile 1874, nello studio Gaspard-Félix Tournachon, 31 artisti si riunirono per andare contro a quella che era l’arte accademica ufficiale e proporre una loro nuova visione dell’arte, basata sull’impressione individuale che la realtà riusciva a suscitare in loro. Quel giorno nacque l’Impressionismo, e Milano si sta preparando per celebrare l’anniversario di questa nascita con un evento dedicato imperdibili.

La mostra tanto attesa, si terrà a Palazzo Reale, a partire dal 19 marzo, fino al 30 giugno. Si tratta di una mostra dedicata a Cèzanne e Renoir, due importanti esponenti dell’arte Impressionista.

L’evento è organizzato da palazzo Reale e il Comune di Milano insieme a Skira Arte e il Museum Studio, in collaborazione con Musée de l’Orangerie e Musée d’Orsay, da cui arrivano gran parte delle opere.

I visitatori potranno ammirare 52 capolavori dei due artisti, dagli esordi della loro carriera negli anni ’70 dell’800, fino ai capolavori più maturi in cui la loro identità artistica si percepisce più forte che mai.

La mostra sull’Impressionismo si terrà a Palazzo Reale, Milano – Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 – retidedalus.it

 

Vittorio Sgarbi, sottosegretario, spiega come questo evento doni importanza alla città di Milano che lo ospita:

“Una mostra non preconfezionata, ma che poggia su un’idea e che racconta come oggi Milano sia un luogo universale come New York, quasi un prolungamento di Parigi”.

Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Milano, ha voluto sottolineare quale sia il reale obiettivo dell’iniziativa:

 “La programmazione di Palazzo Reale ha, tra gli altri, l’obiettivo di proporre tagli sempre nuovi per approfondire l’opera dei grandi maestri della storia dell’arte. Con questa mostra, grazie alla collaborazione con il Musée de l’Orangerie e il Musée d’Orsay di Parigi, raccontiamo i punti di contatto e le differenze tra due giganti dell’Impressionismo, un movimento che ha avuto un’efficacia dirompente sui contemporanei, sparigliando le carte della rappresentazione tradizionale e gettando le basi del passaggio dalla concezione ottocentesca dell’attività artistica a quella nuova, e radicalmente diversa, del XX secolo. Un’eredità che è arrivata fino ai giorni nostri, regalando all’arte una libertà di espressione mai riconosciuta prima”

Un bel toccasana per il mondo dell’Arte italiano, che ancora una volta si afferma come una realtà internazionale e coesa.

Non vediamo l’ora di ammirare dal vivo i paesaggi, le nature morte, il nudo, e i ritratti di questi due grandi artisti impressionisti.

Pierre-Auguste Renoir: Jeunes filles au piano

 

La differenza tra i due pittori

Mentre Cèzanne ha sempre avuto un approccio geometrico e rigoroso all’arte, Renoir ha scelto di adottare un approccio più morbido e rotondo. Questa mostra sarà l’occasione di cogliere le differenze tra i due artisti, che nella vita reale sono stati due grandi amici, ma anche i punti di convergenza che rendono la loro arte parte dello stesso movimento.

Un’eredità preziosa per l’arte

Cèzanne e Renoir hanno lasciato un’eredità dal valore inestimabile agli artisti venuti dopo di loro, ecco perché l’ultima sezione della mostra sarà dedicata proprio all’impatto che questi due grandi esponenti dell’Impressionismo hanno avuto sulle generazioni successive di pittori.

In quest’area di Palazzo Reale, si potranno confrontare le opere dei due artisti con dipinti di Pablo Picasso Pommes et biscuits del 1880 e Grande nature morte del 1917.

Martin Briens e le sue parole per raccontare la mostra

L’Ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens, ha saputo descrivere al meglio questa mostra dedicata all’Impressionismo, parlandoci anche del rapporto di Renoir e Cèzanne con l’Italia, e sull’unione artistica di Francia e Italia:

“Paul Cézanne, un nome predestinato che dicono provenga dal toponimo ‘Cesana’; non venne mai in Italia ma la sua opera ha, nella luce della sua Provenza molto della luce dell’Italia, e ha sicuramente ispirato grandi artisti italiani del Novecento. Renoir invece disse, dopo il suo viaggio di circa due mesi in Italia, di avere capito qui ‘che cos’è la pittura’, visitando tra l’altro Roma, Venezia, Napoli o Palermo.

Con questa mostra, nella prestigiosa cornice di Palazzo Reale, dedicata a due grandissimi pittori francesi, Francia e Italia si uniscono attraverso la passione comune per la cultura. Il Trattato del Quirinale, del quale abbiamo festeggiato i due anni dalla sua firma nel 2023, pone anche l’arte al centro della sua cooperazione. Tra il Settecento e l’Ottocento, il Grand Tour permise a molti artisti europei e francesi, di scoprire l’Italia, paese ricco di arte e di storia. Abbiamo voluto rianimare questo spirito con il Nuovo Grand Tour, promosso dall’Institut français Italia e dal Ministero della Cultura italiano, che permette a giovani artisti francesi, italiani, europei di partecipare a residenze incrociate tra i due paesi. Cézanne e Renoir ci avrebbero sicuramente partecipato!”.

Insomma, questa mostra sarà l’occasione non solo di immergersi nel mondo Impressionista, conoscendolo al meglio attraverso alcune delle opere più rappresentativi di due degli pittori che hanno reso grande questo movimento artistico, ma sarà anche un modo per approfondire il dialogo tra passato e futuro a varcare il confine tra Francia e Italia.

Alessia Barra

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