Controlli del Fisco sull’importo degli affitti: sia l’inquilino, che il proprietario rischiano un’accusa gravissima.
Nell’attuale panorama immobiliare, l’affitto di immobili è un settore in continua evoluzione, ma non bisogna trascurare l’importanza dei controlli fiscali associati a questa pratica. Sia per i proprietari che per gli inquilini, comprendere le implicazioni fiscali è cruciale per evitare spiacevoli sorprese e garantire una gestione trasparente delle transazioni. Ecco, per esempio, come l’affitto di casa può far scattare i controlli.
I proprietari di immobili destinati all’affitto devono prestare particolare attenzione alla dichiarazione dei redditi. Tutti gli introiti derivanti dagli affitti devono essere inclusi nella dichiarazione annuale dei redditi, specificando le spese detraibili. Queste ultime possono includere costi di manutenzione, tasse comunali e interessi del mutuo.
Un’adeguata documentazione delle spese sostenute è essenziale per dimostrare la legittimità delle detrazioni. La mancata dichiarazione corretta potrebbe comportare sanzioni fiscali, pertanto è consigliabile consultare un professionista del settore per garantire la corretta compilazione della dichiarazione. Gli inquilini, d’altro canto, dovrebbero conservare attentamente tutte le ricevute dei pagamenti di affitto.
Queste ricevute possono essere richieste in caso di controlli fiscali e costituiscono una prova fondamentale per dimostrare il corretto adempimento degli obblighi contrattuali. Inoltre, gli inquilini possono beneficiare di detrazioni fiscali su determinate spese, come ad esempio quelle sostenute per interventi di efficientamento energetico o ristrutturazioni. Anche in questo caso, è essenziale documentare accuratamente le spese effettuate per poter usufruire di tali vantaggi fiscali.
Entrambi, proprietari e inquilini, devono essere consapevoli della possibilità di controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate. La corretta gestione delle pratiche fiscali è un elemento chiave per evitare sanzioni e problematiche legali. Se l’affitto che viene pagato per la casa è troppo alto, in rapporto ai redditi ufficialmente dichiarati al Fisco, allora non solo possono scattare le verifiche, i controlli e gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ma tutto può finire pure con un’accusa di evasione fiscale.
Sul punto, infatti, si è pronunciata una recente sentenza della Corte di Cassazione, rispetto alla richiesta di pagamento di una maggiore Irpef su redditi non dichiarati per ben 145 mila euro da parte dell’Agenzia delle Entrate. In presenza di un canone di affitto troppo alto ci sono rischi non solo per l’inquilino, ma pure per il locatore.
La collaborazione con professionisti del settore, come commercialisti o avvocati specializzati in diritto immobiliare, può risultare preziosa. Questi esperti possono offrire consulenza personalizzata, garantendo che tutte le procedure fiscali siano gestite in conformità con la normativa vigente.
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