Mutui, la sentenza approva il risarcimento salva famiglie: tutte le info per avere i rimborsi

Arriva “la sentenza salva famiglie” tutto ciò che è necessario sapere per ottenere il rimborso. A chi spetta e come fare.

Tra qualche giorno verrà emessa una sentenza e c’è molta attesa perché conterrà un’indicazione su come verrà calcolato il rimborso. La soluzione all’intricata controversia dovrebbe essere fornita partendo da quanto disposto dall’articolo 117 comma 7 del Testo Unico Bancario che sancisce delle condizioni particolari.

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La sentenza potrebbe cambiare tutto!
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In particolare, Nelle ipotesi di nullità si applicano il tasso nominale minimo e quello massimo, rispettivamente per le operazioni attive e per quelle passive, dei buoni ordinari del tesoro annuali o di altri titoli similari eventualmente indicati dal Ministro dell’economia e delle finanze, emessi nei 12 mesi precedenti la conclusione del contratto o, se più favorevoli per il cliente, emessi nei 12 mesi precedenti lo svolgimento dell’operazione. Ma cosa cambierebbe per i clienti dunque?

Si parla da giorni della cosiddetta sentenza salva famiglie per quanto concerne i rimborsi spettanti a coloro che hanno pagato le rate di un mutuo variabile nel periodo compreso tra il 29 settembre 2005 al 30 maggio 2008. Innanzitutto è opportuno partire da una premessa, le sentenze della Corte di Cassazione formano la giurisprudenza ma hanno effetti soltanto nei confronti della causa giudicata, sta a significare che laddove manchi un’operazione degli Istituti di credito sui rimborsi, sarà necessario presentare un ricorso ad hoc. 

Tanta attesa per il risarcimento dei tassi sui mutui

In seconda battuta va chiarito ne avrebbero diritto soltanto i mutuatari che o, stanno versando le rate per il finanziamento o, che abbiano pagato l’ultima rata da almeno dieci anni. La sentenza di Trieste che arriverà tra qualche giorno farà dunque chiarezza e la decisione dei giudici potrebbe rappresentare un fatto dirompente sia per gli Istituti di credito sia per i clienti. La vicenda riguarda il caso dell’Euribor (l’indice di riferimento dei mutui a tasso variabile “modificato” tra il 2005 e 2008).

Sentenza sul tasso d'interesse, cosa cambia?
Cosa cambierebbe?
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La Corte di Cassazione con l’ordinanza del 13 dicembre del 2023 ha sancito che sono nulli i tassi che le banche hanno applicato ai muti, ai finanziamenti o ai leasing indicizzati al tasso Euribor fissato attraverso un accordo manipolativo della concorrenza da un certo numero di istituti bancari, come accertato dalla commissione Antitrust Europea.

La questione giudiziaria è stata sottoposta al sindacato della Corte di Cassazione e prende il via dalla sanzione erogata Il 4 dicembre 2013 dall’Antitrust Europea ad alcune banche. Tra qualche giorno- come accennato- la sentenza fornirà indicazioni importanti su come verrà calcolato il rimborso. Si ipotizza che potrebbe essere seguita la via dettata dal legislatore all’articolo 117 comma 7 del Testo Unico Bancario.

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