Per ottenere la pensione minima con integrazione e assegno sociale servono determinati requisiti: ecco quali servono per la richiesta.
Il raggiungimento della pensione, rappresenta quella fase della vita in cui si abbandona definitivamente il mondo del lavoro.
Si tratta di un momento molto significativo della vita di qualsiasi persona, in quanto è come se si chiudesse per sempre un capitolo, anche molto consistente, della propria esistenza. Anche qui, le persone si dividono principalmente in due categorie. Da un lato vi sono coloro che non vedono l’ora di raggiungere l’età della pensione, per poter godere finalmente di quel tempo libero che è mancato loro, mentre lavoravano.
Dall’altro lato, invece, vi sono coloro che, innamorati del proprio lavoro, non vorrebbero distaccarsene mai. Ciò che è certo, è che raggiungere la pensione al giorno d’oggi è molto più difficile che in passato. Se si pensa, infatti, che le persone iniziano a lavorare sempre più tardi, comprendiamo bene che si raggiunge anche più tardi l’età pensionabile.
Per di più, la situazione di crisi profonda che il nostro Paese sta attraversando, rende davvero difficile la sopravvivenza con una pensione minima. Per questo motivo sarà davvero utilissimo a tanti, sapere che è possibile integrare la pensione minima e chiedere l’assegno sociale. Per poterlo fare, però, è necessario rispettare determinati requisiti.
La possibilità di integrare la pensione minima e chiedere l’assegno sociale, rappresenta un enorme aiuto per tutti coloro che fanno grande difficoltà a sopravvivere con una cifra così bassa. Va detto, in primo luogo, che pensione minima e assegno sociale non sono assolutamente la stessa cosa, anche se spesso e volentieri sono confusi. Per quanto riguarda la pensione minima, questa può essere integrata, a seguito della richiesta da parte del cittadino.
L’integrazione può essere piena o parziale, a seconda del reddito del pensionato stesso. L’assegno sociale, invece, per quanto riguarda il 2024, è pari a 534,40 euro ed è destinato a tutte le persone che non hanno una posizione contributiva autonoma.
Si tratta di casalinghe e persone che si sono prese cura della famiglia, non avendo un lavoro retribuito. È un beneficio, che rappresenta la naturale evoluzione della pensione sociale ed è erogato per 13 mensilità, a tutti coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate e che hanno un reddito inferiore alla soglia di sopravvivenza.
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