Congedo 104 e scatti di anzianità in busta paga: il rateo si matura o si perde? Ecco cosa succede

Congedo 104 e scatti di anzianità, come funziona in busta paga? Il rateo si matura? Ecco cosa c’è da sapere a riguardo.

Per quanto riguarda il panorama lavorativo in Italia, un ruolo fondamentale lo giocano la gestione dei periodi di congedo che sono previsti dalla Legge 104/1992. Oltre ai relativi impatti che si hanno sui benefici strettamente legati alla progressione economica. Che comunemente vengono chiamati scatti di anzianità.

Come funzionano Congedo 104 e scatti di anzianità nella busta paga
Congedo 104 e scatti di anzianità, ecco cosa c’è da sapere – Retididedalus.it

Si tratta di un tema che da tempo lascia molti dubbi nei cittadini italiani. Cosa succede nello specifico? Lo si può maturare o lo si perde? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo, grazie alle ultime delucidazione che sono state fornite negli anni scorsi e che potrebbero tornarvi utili per fare più chiarezza sulla questione.

Congedo 104 e scatti di anzianità: come funziona il rateo

Con il parere n. 2285 del 15 gennaio 2013, ci ha pensato il Dipartimento della Funzione Pubblica a fornire maggiori delucidazioni in merito al complicato argomento del Congedo 104 e degli scatti di anzianità in busta paga. In particolare per il rateo, con il dubbio della perdita o della maturazione che ancora non è stato sciolto del tutto.

Congedo 104 e scatti di anzianità, ecco cosa succede in busta paga
In alcuni casi, lo scatto di anzianità potrebbe venire congelato – Retididedalus.it

Stando a quanto si legge, i periodi di congedo non vengono conteggiati ai fini della progressione economica. Questo vuol dire che, se da un lato vanno a contribuire alla maturazione dei requisiti per la pensione, dall’altro non portano alla crescita professionale per ciò che riguarda stipendio e posizione lavorativa.

Il motivo è semplice: le progressioni economiche sono strettamente collegate ad un’attività lavorativa nel pratico. Che possa portare ad un arricchimento in termini di professionalità e competenze. Entrando nello specifico della busta paga, il dipendente che ne ha diritto potrà ottenere un’indennità che corrisponde all’ultima retribuzione ricevuta.

Necessario avere con sé la certificazione provvisoria, che ha una validità fino all’accertamento definitivo della disabilità. E se la richiesta di congedo viene fatta prima dei 45 giorni di tempo passati dalla domanda di riconoscimento della disabilità grave, allora c’è il rischio che questa venga respinta.

Sono tutti aspetti a cui bisogna fare molta attenzione, in particolare per ciò che riguarda il discorso legato agli scatti di anzianità. Questi sono infatti previsti dai contratti collettivi e aziendali. L’assenza per via di un congedo 104 potrebbe portare alla perdita dei diritti utili per salire di livello come posizione lavorativa.

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