Un bonus che potrebbe raggiungere i 9600 euro ed è già possibile presentare domanda: di che cosa si tratta e come ottenerlo.
Vi sono momenti della vita che lasciano il segno sia dal punto di vista emotivo che economico. Non è sempre facile superarli ma poter contare su un contributo economico aggiuntivo potrebbe certamente aiutare a semplificare, se non altro, l’aspetto finanziario legati a queste situazioni complesse.
Proprio a questo proposito è stato introdotto un bonus che è già possibile richiedere all’Inps ed il cui importo è pari a 800 euro mensili. Ma di che cosa si tratta e, soprattutto, quali sono i requisiti per poter presentare domanda? Facciamo chiarezza.
Come dicevamo le domande sono state aperte il 12 febbraio e ci sarà tempo fino al 31 marzo per richiedere il bonus inviando all’Istituto l’apposita domanda. Detto questo è bene entrare nel merito della misura che viene erogata per 12 mensilità e che, quindi, può raggiungere la cifra complessiva di 9600 euro l’anno.
L’agevolazione in questione è rivolta ai genitori in stato di bisogno sia separati che divorziati e riguarda anche i non conviventi. Il Governo ha stanziato risorse complessive per 10 milioni di euro pertanto gli importi verranno destinati ai richiedenti fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Il bonus in questione riguarda i genitori con figli minori o maggiorenni ma portatori di handicap grave e serve sia per il mantenimento degli ex coniugi che della prole. Riguarda anche i conviventi che a causa dell’inadempienza del coniuge/genitore/convivente non hanno ricevuto interamente o parzialmente l’assegno di mantenimento per il periodo Covid compreso tra 8 marzo 2020 e 31 marzo 2022.
Il bonus è previsto nel caso in cui un genitore abbia ridotto, sospeso o cessato l’attività lavorativa per un minimo di 90 giorni o gli sia stato ridotto di almeno il 30% il reddito percepito da marzo 2020 rispetto al 2019. Il requisito riguardo il reddito del richiedente, in tutte queste situazioni e relativamente all’anno di mancata ricezione o di ricezione ridotta del mantenimento, è che sia inferiore o uguale alla cifra di 8.174 euro.
La verifica dei requisiti sarà effettuata, dopo l’invio della domanda all’Inps, da parte del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’importo verrà corrisposto in un’unica soluzione ed in misura uguale alla somma non versata dell’assegno di mantenimento, fino ad un massimo di 800 euro mensili.
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