Luciano Salce, un nome che risuona con grande rispetto nel mondo del cinema italiano, è stato un regista, attore, sceneggiatore, conduttore radiofonico e televisivo, commediografo e paroliere italiano. Noto soprattutto per aver girato i film di Fantozzi, è stato un regista molto attivo ed apprezzato.
La sua carriera artistica ha avuto inizio nel teatro. Nel 1942, Salce si iscrisse all’Accademia nazionale d’arte drammatica, dove ebbe l’opportunità di conoscere alcuni dei suoi futuri colleghi, tra cui Vittorio Gassman, Luciano Lucignani, Luigi Squarzina, Carlo Mazzarella, Tino Buazzelli, Nino Manfredi, Vittorio Caprioli, Mario Landi, Nino Dal Fabbro, Emilio Serrao. Durante i suoi studi, scrisse uno spettacolo in atto unico, “Racconto per un funerale”, che fu successivamente rappresentato a Messina.
Nel 1945, Salce iniziò la sua collaborazione con la sede RAI di Roma, dove oltre a scrivere copioni per programmi di varietà, partecipò anche come attore. L’anno successivo, esordì al cinema, interpretando il ruolo di un ufficiale americano in “Un americano in vacanza”, diretto da Luigi Zampa. Salce è noto per essere stato il regista di titoli di culto del cinema di commedia come “Il federale”, “La voglia matta”, “Fantozzi”. Negli anni ’60, è stato persino paroliere per Luigi Tenco e Gianni Morandi, tra gli altri.
Pasquale Baudaffi, un ex detenuto, affronta le difficoltà del reinserimento nella società dopo essere stato rilasciato grazie a un’amnistia. Il suo primo desiderio è visitare una casa di tolleranza che conosce, ma al suo posto trova uno studio dentistico. I suoi successivi tentativi di trovare lavoro come barista, meccanico e in un’azienda di elettronica si rivelano altrettanto infruttuosi. Alla fine, sarà un piccolo cane smarrito a risolvere i suoi problemi.
Alla vigilia della caduta del fascismo, un militante viene nominato gerarca e parte per un viaggio in sidecar con un professore antifascista da condurre agli arresti.
Franco Lo Grugno e Francesco Coppola, due siciliani, si arruolano nel Regio Esercito con l’inizio della Grande Guerra. Dopo una serie di peripezie e momenti di tensione, riusciranno a guidare i loro soldati alla vittoria facendo esplodere una nave austriaca per puro caso. Il film termina con l’assoluzione di Lo Grugno e Coppola da un processo marziale seguito alla vittoria, e con un discorso patriottico di un frate bersagliere rivolto ai due siciliani, esortando gli italiani a vincere la guerra.
Quattro episodi distinti sono uniti dal comune intento di illustrare come la diversità umana, rappresentata attraverso lo spaccato di quattro vite quotidiane, possa essere ricondotta all’unità dall’appartenenza a uno dei quattro gruppi zodiacali: Acqua, Aria, Fuoco e Terra. Il “destino” prevale sempre sulla volontà dei protagonisti, che nonostante tutti i loro sforzi, vengono sempre riportati sul percorso che gli astri hanno tracciato per loro. Nessuno di loro riuscirà a incarnare l’eroe senza difetti (Paolo Villaggio), senza paura (Adriano Celentano), senza colpa (Renato Pozzetto) o il cowboy alla John Wayne (Alberto Sordi) che cercano di imitare con tanta determinazione.
Un investigatore assicurativo viene ucciso durante un’indagine su una rapina in banca. Padre Charlie, sollecitato dalla vedova, decide di fare chiarezza e si mette in pericolo. Fortunatamente, riceve l’aiuto di Lee Travels, un ex capitano di polizia radiato. I due lavorano insieme al caso, ostacolati dal capitano Ryan e dal mafioso Mike Petralia.
Daniele Vallotti, un chirurgo, possiede una clinica privata di lusso dove i pazienti vengono ammessi in base alla loro capacità economica. Nonostante ciò, Vallotti cerca di nascondere la sua avidità presentandosi come un benefattore e una volta alla settimana visita gratuitamente i poveri in un ospedale. Tra i medici della clinica di Vallotti, un gruppo di incompetenti completamente sottomessi al chirurgo, c’è il dottor Giordani, un uomo coscienzioso e onesto. Sconvolto da un’ultima azione disonesta di Vallotti (per evitare un controllo fiscale, ha interrotto a metà un intervento, causando la morte del paziente), Giordani denuncia il chirurgo alla procura.
La piattaforma OTT, sviluppata internamente, si propone di dare una vetrina a tutte le federazioni…
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