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Roberto Vannacci finisce sotto indagine: il suo libro “Il mondo al contrario” istigherebbe all’odio

Roberto Vannacci finisce sotto indagine per colpa del suo libro “Il mondo al contrario”: il testo istigherebbe all’odio razziale.

Il generale Roberto Vannacci
Il generale Roberto Vannacci (Retididedalus.it)

A finire sotto indagine da parte della procura di Roma è il generale Roberto Vannacci, accusato di istigazione all’odio a causa del suo libro, “Il mondo al contrario”, che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi. In particolare, l’accusa è quella di istigazione all’odio razziale, che emergerebbe tra le pagine del libro auto-pubblicato lo scorso agosto.

“Il mondo al contrario” è un occhio critico nei confronti della società contemporanea, nella soggettiva del generale. Un libro che ha diviso i lettori, tanto da ricevere una marea di denunce, a seguito delle quali la procura di Roma ha aperto un fascicolo. Nel frattempo, il legale di Vannacci chiarisce che non esiste alcuna istigazione all’odio, si tratta soltanto di una riflessione.

“Il mondo al contrario”, il libro di Roberto Vannacci solleva il polverone: il generale accusato di istigazione all’odio razziale

Roberto Vannacci generale
Roberto Vannacci generale (Retididedalus.it)

“L’unica istigazione è quella alla lettura e alla riflessione” proclama l’avvocato difensore di Vannacci, Giorgio Carta, commentando l’iscrizione del suo assistito nel registro degli indagati di Roma. Inoltre, il legale ci scherza sopra, proseguendo “anche Galileo è stato processato per le sue idee, venendo assolto 300 anni dopo. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere prima questa vicenda”.

I colpevoli di propaganda e istigazione all’odio razziale, etnico e religioso, secondo l’articolo 604 bis del Codice Penale, rischiano gravi conseguenze, con la reclusione fino a un anno e mezzo e una multa di 6 mila euro. Sanzioni ancora più gravi sono previste per chi istiga a commettere atti di violenza per motivi razziali.

Cosa rischia chi istiga all’odio e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi

Tra l’altro, per legge è vietato organizzare manifestazioni, associazioni e movimenti discriminatori. Chi partecipa a tali manifestazioni o associazioni, con motivi razziali, rischia una reclusione da sei mesi fino a quattro anni. La Lega, a seguito della notizia dell’indagine ai danni di Vannacci, ha diffuso una nota nella quale esprime solidarietà al generale.

Il Partito politico ha scritto: “Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, insieme, avanti Italia!”. Roberto Vannacci, in queste ore, si dichiara sereno. Tra l’altro, il generale è anche sotto inchiesta per truffa e peculato per il periodo risalente all’incarico di addetto militare a Mosca.

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