Ti senti stanco? Potresti avere una sindrome scoperta da poco

È stata definita come sindrome da fatica cronica, una patologia che interessa sempre più persone e che comporta determinati sintomi.

Donna affaticata si toglie occhiali da vista
Donna affaticata si toglie occhiali da vista (Retididedalus.it)

Si chiama sindrome da fatica cronica, o anche encefalomielite mialgica, e comporta delle anomalie immunitarie, che possono stravolgere il microbiota intestinale, oppure la funzione cardio-respiratoria, o addirittura coinvolgere le funzioni del cervello. Pubblicata sulla rivista scientifica Nature Communications, la ricerca prende spunto dalle conseguenze del long Covid, ma non solo.

Negli ultimi anni gli esperti hanno notato un drastico aumento di questa patologia, che potrebbe essere associata al Covid, in particolare agli strascichi che il virus lascia sul corpo umano. La sindrome da fatica cronica ha precise condizioni fisiologiche, con alterazioni chimico-fisiche dell’organismo. Insomma, il Covid, ma non solo questo, potrebbe aver dato origine a un senso di affaticamento prolungato.

Sindrome di fatica cronica, potrebbe essere legata alla condizione di long Covid: cosa emerge dallo studio

Ragazza esausta riposa sul divano
Ragazza esausta riposa sul divano (Retididedalus.it)

Il nuovo studio fa luce sulle conseguenze del Covid, che comporta, in gran parte dei casi, una senso di affaticamento prolungato e debilitante che potrebbe alterare anche le attività cerebrali e intaccare il sistema immunitario. I volontari, reduci da infezioni di varia natura, sono stati ricoverati e monitorati per una settimana al National Institute of Health.

Le loro attività cerebrali hanno mostrato segnali anomali, evidenziando un rallentamento nelle funzioni motorie, quindi maggiore difficoltà nel muovere le parti del corpo, come gambe o braccia, oppure la bocca. Inoltre, si è notata anche una diminuzione di potenza nella stretta del pugno. Dunque, anche la corteccia motoria ha subito un cambiamento anomalo.

Non sono emersi segni di affaticamento muscolare. In pratica, il senso di affaticamento è collegato al cervello, e non è deficit muscolare. Brian Walitt, medico e ricercatore che ha guidato la ricerca, parla di un’incongruenza tra impulsi mandati dal cervello e movimenti del corpo. I pazienti affetti da sindrome da fatica cronica, presentano anche un battito cardiaco accelerato.

Sistema immunitario confuso dall’infezione

Anche il sistema immunitario presenta delle anomalie, come il liquido cerebrospinale nel quale sono state trovate alterazioni nelle cellule T. Stessa anomalia riscontrata nei batteri dell’intestino. Significa che, nell’organismo, persistono delle piccolissime tracce di infezione. Oppure, potrebbe significare che, nonostante l’infezione sia stata ormai superata, il sistema immunitario non la percepisce come sparita, ma la vede ancora come una minaccia.

Si tratta di un’interferenza che ha dell’incredibile, e che potrebbe comportare delle conseguenze sul sistema nervoso. Visto che tutto, nel nostro corpo, è collegato, tale interferenza potrebbe provocare una serie di disturbi, come appunto l’affaticamento cronico, il battito cardiaco accelerato, o le disfunzioni motorie. Ciò è provocato da varie infezioni, tra cui il Covid.

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