La critica militante a differenza di quella accademica si sofferma sull’analisi di tematiche e autori contemporanei
La critica militante è un tipo di critica sociale o politica che si esprime nella letteratura, nell’arte e nella cultura in generale, scrivendo articoli e libri, organizzando proteste e molto altro ancora. Questa mira a difendere e a esprimere attivamente determinati principi e ideologie prendendo spesso come riferimento alcune correnti letterarie. La critica militante si impegna a promuovere le innovazioni e i cambiamenti importanti per la società. Questa forma di critica coinvolge l’attivismo e spesso mantiene una posizione dura contro le istituzioni e nella sua forma più estrema può coinvolgere anche attività illegali o violente.
La differenza tra critica militante e critica accademica
La critica militante a differenza di quella accademica si sofferma sull’analisi di tematiche e autori contemporanei (articoli e saggi in riviste e giornali), è anche attivamente impegnata nel promuovere cambiamenti o trasformazioni nella società e può essere sostenuta da individui o gruppi organizzati. La critica accademica, invece, si basa sulla ricerca, l’analisi e la riflessione teorica di testi e autori del passato e si svolge principalmente all’interno di contesti accademici come università e istituti di ricerca. Utilizza metodologie rigorose e una ricerca approfondita. L’obiettivo principale della critica accademica è la comprensione dei fenomeni sociali o politici, quello della critica militante è l’impegno diretto per il cambiamento immediato nella società attraverso l’attivismo e la partecipazione attiva alla vita artistica e letteraria di un paese.
Le caratteristiche della critica militante
Ecco alcune caratteristiche principali della critica militante:
Il concetto di militanza come impegno attivo, la critica militante si distingue per il suo coinvolgimento diretto e attivo nell’attivismo e nell’azione politica.
Radicalità, questo può comportare una sfida diretta contro il sistema politico.
Il rapporto con la contemporaneità.
Opposizione alla critica accademica
Agenda politica definita, che può includere la lotta per i diritti civili, l’uguaglianza sociale, l’ambientalismo, il femminismo, ecc.
Partecipazione attiva a proteste, scioperi, manifestazioni, azioni dirette e altre forme di mobilitazione sociale per promuovere il cambiamento sociale. Nella sua forma più estrema può includere la la resistenza e l’occupazione di spazi pubblici e implicare la denuncia da parte di istituzioni.
La solidarietà tra movimenti.
Alcuni dei critici militanti più noti
Tra i più noti critici militanti italiani ricordiamo:
Benedetto Croce (1866-1952), è stato un filosofo, storico, politico e critico letterario italiano. È noto per essere stato una figura di spicco nella cultura italiana del XX secolo e per il suo impegno nel promuovere idee liberali e democratiche. Ha fondato la rivista “La Critica” e il giornale “La Cultura” e ha esercitato una forte influenza nella politica italiana del suo tempo attraverso il suo pensiero e la sua attività di scrittore. Ha lottato contro l’autoritarismo e l’oppressione culturale, criticando il fascismo.
Gianfranco Contini (1912-1990) è stato uno dei più importanti critici letterari, storici della letteratura e filologi italiani del XX secolo. Ha pubblicato numerosi saggi e libri sulla letteratura italiana, sulla poesia e sulla linguistica e le sue opere hanno influenzato profondamente il campo della critica letteraria in Italia e nel mondo.
Giovanni Raboni (1932-2004) è stato uno dei più importanti poeti italiani del XX secolo e un acclamato critico letterario.
Giuseppe Antonio Borgese (1882-1952),
Giacomo Debenedetti (1901-1967),
Giacomo Devoto (1897-1974), è stato un linguista, filologo e accademico italiano, considerato uno dei più importanti studiosi della lingua italiana del XX secolo e ha insegnato Linguistica italiana all’Università di Firenze.
Alfredo Schiaffini (1899-1995),è stato un critico letterario, saggista e storico della letteratura italiano e ha insegnato letteratura italiana presso l’Università di Genova.
Eugenio Montale (1896-1981), uno dei più grandi poeti italiani del XX secolo. Ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1975,
Emilio Cecchi, (1884-1966) è stato uno scrittore, critico letterario, giornalista e traduttore italiano. È noto per i suoi contributi alla critica letteraria e culturale, con pubblicazioni su importanti riviste letterarie italiane.
Pietro Pancrazi(1893-1952), è stato uno scrittore, saggista e critico letterario italiano.
Sergio Solmi (1901-1981), è stato un critico letterario, saggista e accademico italiano. È noto per i suoi studi su autori come Dante Alighieri e Ludovico Ariosto. Solmi ha anche lavorato come giornalista e traduttore.
Elio Vittorini (1908-1966, è noto soprattutto per il suo romanzo “Conversazione in Sicilia” e per il suo impegno nel movimento letterario neorealista,
Italo Calvino (1923-1985), è stato uno dei più importanti scrittori italiani del XX secolo.
Carlo Bo (1911-2001), è stato un famoso critico letterario, accademico e giornalista italiano.
Angelo Guglielmi (1887-1959, è noto per aver partecipato al movimento futurista e per i suoi scritti sulla letteratura e l’arte del Novecento.
Alfredo Giuliani (1899-1983), è stato un famoso scrittore, giornalista e critico letterario italiano.