Malattia e visite fiscali dell’INPS: cosa fare se il medico non ti ha trovato in casa

Cosa fare quando ricevi la visita fiscale dell’INPS mentre sei in malattia, ma non sei in casa? Scopriamo insieme come risolvere tutto.

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Cosa succede se il medico dell’INPS non trova il lavoratore a casa durante la malattia – Retididedalus.it

Ogni dipendente, sia nel settore pubblico che in quello privato, ha il diritto di assentarsi dal lavoro in caso di malattia. Il lavoratore, avendo una salute momentaneamente compromessa, non può assolvere alle sue ordinarie mansioni aziendali. Durante il periodo di malattia, ci si può assentare dal lavoro mantenendo naturalmente il proprio posto e la retribuzione (regolata in base a diversi casi).

Il datore di lavoro o l’INPS possono incaricare un medico per verificare le condizioni di salute del dipendente che non si reca a lavoro per malattia, il dipendente deve farsi fare dal proprio medico un certificato il cui codice va poi comunicato al datore di lavoro. Cosa accade se il medico non trova nessuno a casa?

Visita fiscale per malattia: come comportarsi quando il dottore non trova il lavoratore a casa

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Donna che chiama per avvisare della sua assenza dal lavoro per malattia – Retididedalus.it

La “visita fiscale” è un controllo medico inviato dal datore di lavoro o dall’INPS per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia. Lo scopo della visita fiscale è garantire ai lavoratori il diritto all’indennità di malattia, ossia il diritto a percepire la retribuzione (o una sua parte) anche mentre non c’è una prestazione lavorativa.

Le visite si svolgono presso il domicilio del dipendente, seguendo fasce orarie stabilite dalla legge. Per i dipendenti sia pubblici che privati gli orari vanno dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 tutti i giorni, inclusi domeniche e festivi. 

Se il dipendente, sia pubblico che privato, risulta assente alla visita di controllo dell’INPS senza un motivo, perde il diritto a qualsiasi trattamento economico per i primi dieci giorni e nella misura del 50% per il periodo successivo, escludendo ricoveri ospedalieri o già accertati da precedente visita.

Se non si è in casa durante la visita fiscale, l’assenza può essere giustificata da esigenze che hanno reso indispensabile lasciare la propria abitazione, come una visita medica, andare in farmacia e altre situazioni che non possono essere rimandate. Va chiarito che un lavoratore in malattia non è obbligato a rimanere a casa tutto il giorno, l’importante è esserci negli orari di visita stabiliti dalla legge.

Dunque, bisogna farsi certificare l’assenza da casa e giustificarla con un valido motivo. Ad esempio, se ci si è recati dal medico, bisogna farsi rilasciare un giustificativo con il giorno e l’orario della permanenza allo studio. La giustificazione va poi presentata all’INPS per non perdere il trattamento economico durante i giorni di assenza dal lavoro.

Nel caso in cui l’assenza non venga giustificata, il dipendente perde il denaro spettante durante la malattia, condizione che poi diventa legalmente un’assenza ingiustificata per la quale si possono anche ricevere delle sanzioni.

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