×

Pene più severe per chi commette reati ambientali: cosa si rischia

Approvate nuove misure per chi commette reati ambientali: in Europa si intensificano le pene per i criminali che si macchiano di ecocidio.

Sversamento liquidi pericolosi in natura
Sversamento liquidi pericolosi in natura (RetidiDedalus.it)

Prosegue la guerra dell’intera Comunità Europea per combattere la criminalità ambientale. In queste ore si è discusso di ecocidio e sono state approvate misure più restrittive e leggi più pesanti per chi si macchia di atti criminali contro l’ambiente.

Approvate in via definitiva dal Parlamento europeo le nuove misure relative all’ecocidio, 599 i voti favorevoli, 100 contrari e 23 astensioni. Con criminalità ambientale si intendono atti criminosi nei confronti dell’ambiente. In tal senso, rientrano crimini di vario genere che comportano la distruzione di un habitat, influendo negativamente sulla biodiversità.

UE contro i crimini ambientali: intensificate le pene per chi si macchia di ecocidio

Incendio boschivo
Incendio boschivo (RetidiDedalus.it)

Tra i crimini contesi rientrano il disboscamento, l’incendio doloso, l’inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua, l’esaurimento delle risorse idriche e molto altro. Sono punibili di ecocidio sia le persone fisiche che le imprese. Le pene ovviamente variano in base alla gravità del crimine.

Per i reati “qualificati” si arriva fino a un massimo di 8 anni di reclusione, quelli che causano la morte di una persona sono puniti con 10 anni di carcere, mentre per tutti gli altri reati si arriva fino a un massimo di 5 anni di prigione. Tra l’altro, i trasgressore sono tenuti a risarcire del danno causato, ripristinando l’ambiente danneggiato.

Per quanto riguarda le imprese, che causano ad esempio disboscamento, sversamenti in mare, inquinamento chimico, e che mettono a rischio la vita di persone e animali, queste sono tenute a pagare una multa che va da 24 a 40 milioni di euro, oppure a restituire il 5% fatturato annuo mondiale.

Come si organizza l’Europa per far fronte ai reati contro l’ambiente

Inoltre, è stato introdotta la figura del Whitleblower, ossia gli informatori che denunciano i reati contro l’ambiente, nonché si punto sull’obbligo per tutti gli Stati Membri di organizzare corsi di formazione per le Forze dell’Ordine, per i giudici e per i pubblici ministeri, per far fronte a eventi del genere.

La Commissione Europea, infine, ha deciso di inserire nell’elenco dei crimini sempre più voci, aggiornando lo stesso nel corso dei mesi. In più, l’Europa spinge sull’aumento delle campagne di sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente e contro la criminalità degli habitat.

Change privacy settings