E’ un vero e proprio allarme : quanto sta accadendo in Amazzonia a causa della crisi climatica è senza precedenti, ma di cosa parliamo?
Potrebbe ma soprattutto dovrebbe destare non poca preoccupazione quanto, oramai, si sta verificando con sempre più frequenza e gravità in Amazzonia proprio a causa degli effetti devastanti e purtroppo catastrofici della crisi climatica. A lanciare l’allarme (che è solo l’ultimo dei tanti che ormai ci fanno compagnia da anni, se non addirittura decenni) sono alcuni scienziati.
Questi esperti, infatti, si sono occupati di studiare quali saranno proprio gli effetti dell’attività umana su questa quantità di verde così estesa e importante per il nostro ecosistema planetario. Ma cerchiamo di capire anche noi quella che è l’importanza, spesso ignorata o sottovalutata, proprio dell’Amazzonia e soprattutto a cosa potremmo andare incontro in causa di una sua minaccia.
Amazzonia, è allerta crisi climatica
Come tutti noi, purtroppo, possiamo facilmente immaginare i risultati non sono stati dei migliori ma hanno anzi portato all’evidenza dei dati molto preoccupanti e anche allarmanti. Secondo quanto studiato, infatti, proprio la foresta Amazzonica potrebbe essere vicina a un punto di rottura. Un punto di svolta, per meglio dire, che potrebbe però avere delle conseguenze a dir poco sconvolgenti per tutti noi e soprattutto a livello mondiale per il clima che ci ospita e ci circonda. I dati rilasciati dall’Istituto di Ricerca sull’impatto climatico di Potsdam, in Germania, evidenziano infatti una data molto importante.
Stiamo parlando del 2050 che potrebbe rappresentare una sorta di Amargeddon: ovvero la data ultima, a parte dal quale potrebbe venire minacciato ben fino al 47 per cento di quello che viene spesso denominato come il “polmone verde del pianeta”. Come tutti noi ben sappiamo a minacciare la situazione ci sono vari fattori come l’alzarsi delle temperature, la deforestazione sempre più intensiva, gli incensi ormai incontrollati e per finire anche la siccità. Tutti elementi che possiamo ricondurre a una stessa matrice, ovvero le azioni incontrollate e sconsiderate dell’uomo che alimentano da decenni, ormai, una situazione di grave inquinamento.
Insomma, tra gli eventi più catastrofici delineati proprio dalla crisi climatica, oltre allo scioglimento dei ghiacciai possiamo citare anche e forse soprattutto la lenta morte dell’Amazzonia: solo gli alberi che la pompano, infatti, ogni giorno si occupano di pompare miliardi e miliardi di tonnellate di vapore acqueo giornaliero. Ma non solo: con una sua deforestazione massiccia, ci sarebbe anche il rilascio di tutte le emissioni umane che nei decenni i suoi alberi hanno incamerato, causando dunque una maggiore velocità nel riscaldamento globale. Parliamo, infatti, dell’equivalente di ben due decenni di emissioni che avrebbero, sul nostro ecosistema ormai già fragile e precario, un impatto devastante.