È capitato a tutti di conoscere delle persone negative e con le quali si è avuto solo un rapporto tossico. Ma anche queste persone ci hanno insegnato qualcosa.
Non è possibile quantificare il numero di persone che incontreremo nell’arco della nostra vita, ma c’è un dato certo e cioè che di queste innumerevoli persone alcune avranno un impatto positivo, magari anche estremamente positivo, mentre altre finiranno per essere fonte, si spera esauribile, di negatività.
Come riuscire a gestire e sopravvivere a rapporti tossici con persone del genere? Intanto partendo dal presupposto fondamentale che anche le persone negative entrano nella nostra vita per insegnarci qualcosa. Come plasmeremo e trasformeremo quello che ci lasciano sta poi a noi deciderlo.
Per quanto paradossale possa sembrare, le persone negative che incroceranno la nostra strada diventeranno probabilmente i più importanti maestri di vita che si possa avere. La pensano così molti psicologi a partire da Viktor Frankl psicologo viennese scampato allo sterminio di Aushwitz. Quest’ultimo appena rientrato a Vienna scrisse un libro che oggi risulta essere un trattato sull’umanità di grande valore.
Il punto essenziale del discorso di Frankl è che la vita merita sempre di essere vissuta, nonostante tutto, nonostante il male, ma ancora più che l’uomo è capace di trasformare le più grandi disgrazie personali in un trionfo. Frankl era convinto che si potesse trovare un senso a tutto, anche alla sofferenza, ma ancor più che le cose accadono così come ci può arrivare addosso il male che le persone ci fanno, nonostante si sia provato ad evitarlo e che il modo di reagire e, in definitiva, di sopravvivere dipende dal senso che gli diamo.
Un visione della sofferenza che si può ben applicare agli incontri negativi e ai rapporti tossici che ne seguono. Partner manipolatori, ma anche amici egoisti, parenti gelosi e colleghi o datori di lavoro distopici tutte queste categorie di persone hanno la grande e fondamentale capacità di insegnarci come non vogliamo essere. Cosa non vogliamo diventare. Il disagio, il turbamento che le persone negative ci fanno vivere, ci permette di mettere in discussione i nostri principi, di riflettere su di essi e, quindi, di riaffermare con forza la nostra identità.
La teoria detta così può sembrare anche molto poetica, ma nei fatti come si riesce a superare indenne un rapporto negativo?
Ricordiamoci che le persone hanno su di noi il potere che noi decidiamo di dargli. Una base di partenza indispensabile e necessaria. Un mantra che dobbiamo stamparci in testa, perché non abbiamo fiducia in noi, il giudizio degli altri sarà sempre una sconfitta. Da questo concetto ne parte un altro ossia l’importanza di stabilire i propri limiti e confini e pretendere che siano rispettati.
Infine, imparare a sfruttare il dolore per capire e rivalutare cosa è davvero importante. Quando una persona ci ferisce è inevitabile soffrire ebbene proprio quel dolore può essere sfruttato per rivedere le nostre priorità, anche per questo attraversare un momento difficile può aiutare a renderci persone migliori.
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