Latina si candida a Capitale della Cultura 2026, ma arriva una piaggia di critiche al video spot ordinato dal Comune e che servirebbe a perorare la causa.
Il Comune candida Latina a Capitale della Cultura 2026 e arriva alla fase finale che ha previsto, in prima battuta, l’audizione al Ministero della Cultura che si è tenuta nei giorni scorsi.
Durante questa fase, i Comuni candidati presentano un video spot che serve ovviamente a presentare la città ma anche a mostrare l’idea di Cultura che si vuole portare avanti nell’anno per il quale si richiede di diventare capitale. Un video che serve con immagini, musiche e parole a perorare la propria causa e a convincere la commissione ministeriale esaminatrice.
Anche il Comune di Latina, come le altri città, ha presentato il propri video spot ed è quel punto che sono arrivate le critiche da parte dei cittadini latinensi. Il video è stato stroncato anche da Cesare Altobelli delegato di Latina alla Fiavet Lazio- la Federazione italiana associazioni imprese di viaggi e turismo.
Dopo l’audizione ministeriale, il video spot è stato caricato e mostrato sulla pagina Facebook del comune di Latina ed è da quel momento che si sono scatenati i commenti in negativo dei cittadini. Nel video si vedono immagini di una Latina che fu, ma anche dell’impronta industriale di oggi, a mancare quindi è una vera e propria visione di cultura da presentare e sostenere.
Un elemento che non è passato inosservato ai cittadini stessi che sotto al video hanno scritto commenti come: “È qualcosa di osceno, un cambio immagine agghiacciante, e poi mancava qualcosa che potesse avere a che fare con la cultura“. A rincarare ancora di più le critiche è la sensazione che si tratti di un video amatoriale o meglio, di un video costruito con video presi qua e là dal web e di fatti c’è chi ha anche riconosciuto le proprie immagini tra quelle montate nel video spot: “Ragazzi ma ci sono i video che ho fatto io con il mio cellulare, li avete scaricati da Youtube, manco a chiederli? Poi per una cosa ufficiale“, scrive il pianista Francesco Taskayali. Insomma il Comune non ne è uscito affatto bene.
A stroncare definitivamente il video di promozione è stato però Cesare Altobelli che da delegato al Fiavet Lazio fa la parte del tecnico. “È stata descritta una Latina che non esiste, senza nessuna visione e, soprattutto con alcune verità che sono emerse veramente umilianti“.
Tra alberghi a 4 stelle del tutto inventati e una città letteralmente presentata come una città non turistica e un progetto che si farà, sembra davvero difficile che il Comune possa ottenere la vittoria.
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