Febbraio caldissimo: nuovo – e triste – record registrato

Febbraio è stato caldissimo, si è battuto l’ennesimo record negativo, per un inverno che è praticamente saltato.

Alpi quasi prive di neve
Alpi quasi prive di neve (Retididedalus.it)

E anche questo inverno sta volgendo al termine. Mancano pochi giorni all’inizio della primavera ma l’impressione che è che la stagione fredda non ci sia mai stata. Autunno e primavera si danno il cambio, dopo una danza proseguita per mesi, alternando belle giornate con giornate umide e cupe. Ma niente freddo, niente neve, niente piogge. E ciò preoccupa tantissimo.

Non bastano le piogge e le neve di questi ultimi giorni per rassicurare. Gli ultimi tre mesi, secondo i dati riportati, sono stati i più caldi mai registrati a livello mondiale. Significa che non è un problema italiano, anche se l’Italia soffre maggiormente per via della sua posizione geografica, ma tutti i paesi del mondo ne sono coinvolti.

L’inverno più caldo della storia, un febbraio così caldo mai registrato: la preoccupazione degli esperti

Caldo da record in città
Caldo da record in città (Retididedalus.it)

Il mese di febbraio ha fatto registrate incredibili picchi di calore, un fenomeno mai registrato negli anni precedenti. Ma non solo, perché si è posto come il nono mese consecutivo che ha infranto il record di calore. La temperatura media globale del pianeta, lo scorso febbraio, è stata di 1,77 gradi in più rispetto alla media dell’epoca preindustriale.

Se l’Accordo Parigi ha come obiettivo di mantenere la media sotto i 2 gradi entro il 2050, una temperatura di 1,77 preoccupa e non poco. Probabilmente, i 2 gradi saranno sforati, e ciò costituirà cambiamenti drammatici per tutto il pianeta e per tutti gli habitat. Ciò inciderà anche sulle nostre abitudini. La crisi climatica esiste, con buona pace dei complottisti e dei negazionisti del clima.

Ne stiamo già pagando le conseguenze, e tutti hanno la percezione del cambiamento, basti pensare ai periodi di siccità sempre più prolungati, all’assenza delle piogge anche di mesi, l’agricoltura in ginocchio, lo smog cittadino sempre presente, senza contare i fenomeni metereologici estremi che comportano una serie di danni.

I cambiamenti climatici fanno paura e comportano drammatiche conseguenze

La stagione sciistica è stata quasi totalmente assente, in pochi hanno avuto modo di sciare, per l’assenza della neve, gli inverni sono sempre più miti, le estati sempre più roventi. Testimoni della crisi in atto sono i dati forniti da Copernicus, i satelliti che monitorano il nostro pianeta. Anche la temperatura degli oceani si è alzata.

Se la temperatura massima degli oceani, fino agli anni ’80, era stata di 20 gradi, oggi abbiamo raggiunto i 21,09 gradi. Il bacino mediterraneo, ad esempio, si sta tropicalizzando. Se continua così, in Italia avremo un clima tropicale, con elevatissima umidità, temperature sempre calde, estati bollenti. Piacevole per molti amanti del mare e del caldo, giusto?

Invece no, non va affatto bene, così si distrugge interamente il settore dell’agricoltura, dei prodotti italiani, si distruggono le montagne, si distruggono gli habitat di tanti animali. I ghiacci dell’Artico sono in ritirata da anni, la calotta polare si ritira, comportando una serie di estreme conseguenze per tutti quanti.

L’obiettivo stabilito a Parigi è già saltato? In realtà, lo sforamento deve essere costante, ma il trend degli ultimi anni sembra questo. Diciamo che questo è un primo monito, che deve spronare a fare di più per bloccare l’avanzamento dei cambiamenti climatici.

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