Viene definita memoria muscolare, saperla sfruttare comporta una serie di notevoli vantaggi durante l’attività fisica.
Che cos’è la memoria muscolare? Possiamo dire che è il riconoscimento, da parte del muscolo, di un particolare movimento. Ad esempio, quando riprendiamo un allenamento dopo un periodo di riposo, il muscolo si riattiva nell’immediato, comportando qualche piccolo dolore, ma senza essere troppo compromesso, e riprendendo la massa perduta.
Diverso, invece, quando incominciamo un’attività fisica da zero. In questo caso, il muscolo non ha memoria di un esercizio, e per attivarsi farà maggiore fatica e comporterà maggiori problemi. Cervello e muscoli sono strettamente connessi, ed è proprio questo riconoscimento dell’esercizio fatto in precedenza la cosiddetta memoria muscolare. Ma come funziona?
Come funziona la memoria muscolare e come sfruttarla al meglio
La scienza ci dice che esistono due tipologie distinte di memoria muscolare. La prima è di tipo neurologico, dunque è direttamente connessa al ricordo, quindi gestita dal cervello. La secondo è di tipo fisiologico, legata alla muscolatura e alla ricrescita del tessuto muscolare.
Ma andiamo con ordine, in cosa differiscono queste due tipologie di memoria? Per quanto riguarda la memoria muscolare neurologica, è quando i muscoli ricordano determinati esercizi e movimenti, si tratta di ricordi motori dettati dal cervello e dal midollo spinale, i quali strutturano queste connessioni.
Grazie alla pratica, l’associazione diventa fluida, con l’attivazione della corteccia prefrontale. Dunque, all’inizio è importante essere guidati, per non incorrere in errori nell’esecuzione dell’esercizio. Per svolgere correttamente l’esercizio, bisogna imparare il movimento giusto, per sviluppare adeguatamente la memoria muscolare.
Memoria neurologica e memoria fisiologica: le differenze
Per quanto riguarda la memoria fisiologica, invece, questa permette di recuperare velocemente la massa muscolare perduta durante una pausa lunga o breve. Questo accade grazie alla presenza dei nuclei muscolari, cioè l’aggiunta di nuove cellule, le quali, una volta ripresa l’attività, si riattivano rapidamente.
Pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Physiology, questo studio è molto interessante e mette in luce la connessione e la comunicazione che intercorrono tra cervello e muscoli. Ciò evidenzia quando sia più semplice riprendere massa più velocemente dopo una inattività più o meno lunga rispetto a quando mettere massa per la prima volta.
Va da sé che, più si è costanti con l’allenamento e più il cervello ricorderà facilmente i movimenti. Una inattività prolungata per tanto tempo comporta una maggiore fatica, da parte del cervello e anche dei muscoli, nel ricordare i movimenti.
Basti pensare alla bicicletta: riandare in bici dopo tanti anni comporta una certa difficoltà nello stare in equilibrio, e si impiega un po’ di tempo per tornare a pedalare in modo fluido e sicuro. Questo perché cervello e muscoli devono ricordare, quindi devono riacquisire la memoria di come si compie il movimento.