A Milano c’è una nuova mostra dedicata a Van Gogh da non perdersi: scopriamone tutti i dettagli.
In 37 anni di vita, Van Gogh ha segnato per sempre l’umanità con i suoi capolavori senza tempo. Nato nel 1853 a Zundert, nei Paesi Bassi, il suo talento immenso l’ha portato a essere uno degli artisti più famosi della storia: malgrado oggi sia ricordato come un genio dell’arte, la sua esistenza è stata molto tormentata, portandolo a farla finita.
Per calarsi nel suo mondo, scoprendo le sue opere intramontabili, non bisogna farsi sfuggire una nuova mostra a lui dedicata, allestita al MUDEC di Milano. C’è tempo fino al 14 aprile 2024 per visitarla.
Si tratta di un percorso unico che dà una fotografia insolita del pittore all’avanguardia, mettendo in luce il suo animo intellettuale: avido lettore, collezionista di stampe e appassionato di arte giapponese, Van Gogh era un artista a 360 gradi. Inoltre, nella mostra si punta il focus sull’influenza dell’artista Jean-François Millet sul suo lavoro. Questi aspetti non così conosciuti del mostro sacro dell’arte sono posti al centro della nuova mostra milanese (qui ti abbiamo parlato di una casa museo stupenda da visitare).
“Vincent Van Gogh. Pittore colto” è il titolo della mostra milanese dedicata all’immenso pittore. Allestita da 24 ORE Cultura, con la promozione del Comune di Milano-Cultura, l’esposizione fornisce una fotografia inedita dell’artista.
Nella mostra sono esposte 40 opere di Van Gogh provenienti dal Kroller-Muller Museum di Otterlo, la cui collezione supera perfino quelle del museo di Amsterdam. Sempre a Milano, di recente è stata allestita la “Van Gogh Experience”, mostra immersiva in cui calarsi nella vita e nell’arte del pittore (scopri qui una mostra stupenda da non perderti).
Con i suoi girasoli iconici e la sua notte stellata, Van Gogh si è affermato come pittore intramontabile, lasciando al mondo oltre 900 dipinti straordinari.
Nel corso della sua esistenza, Vincent ha rischiato di non avvicinarsi mai alla pittura, visto che per molti anni ha vestito i panni di pastore, seguendo le orme del padre. Ma un licenziamento ha cambiato per sempre le sorti della sua vita, portandolo davanti alla tela a 27 anni, iniziando tardivamente a dipingere come autodidatta. Avvicinatosi alla pittura, se n’è innamorato fin da subito, producendo in 10 anni tantissime opere, arrivando praticamente a sfornare un quadro ogni 36 ore. Grande amico di Gaugin, dopo una lite furiosa con lui, l’artista si sarebbe tagliato un orecchio.
Sulla vita dell’artista hanno pesato gravi problemi mentali che si sono affacciati nella mente di Van Gogh, finito per essere ricoverato in un ospedale psichiatrico. Una volta uscito dal manicomio il suo malessere non è cessato, portando nel 1980 a spararsi nel petto, morendo nell’arco di due giorni.
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