Quando parliamo della cultura pop, facciamo riferimento a un vero e proprio simbolo per un’intera generazione: ma di cosa davvero parliamo?
Cominciamo, come prima cosa, con il cercare di capire a cosa facciamo riferimento quando utilizziamo in modo specifico il termine di Cultura Pop. Ebbene, ciò di cui parliamo è con più esattezza la cosiddetta cultura popolare: fatta di tradizioni, usanze ma anche sapere e idee che vengono condivise da un’itera comunità e che, in alcuni casi (come questo) possono arrivare persino a determinare la nascita di un modello socioculturale.
Come, d’altronde, è successo con questa specifica denotazione, che è arrivata oramai a rappresentare un’intera generazione con la sua identità e la sua formazione. Non è certo un mistero, d’altronde, che tra le tante “culture” che si sono susseguite negli anni, proprio quella Pop abbia avuto il merito di riuscire a rimanere negli anni. Di costruire delle basi così solide e delle radici così amate da attraversare gli anni e dunque diventare un vero e proprio simbolo generazionale. Insomma, è quasi uno status quo.
D’altronde, come molti sapranno, l’importanza che la cultura pop ha ricoperto (e per molti di noi ricopre ancora, con un pizzico di nostalgia che ci fa sempre guardare al passato come se potessimo e volessimo tornarci con uno schiocco di dita) è stata immediata e soprattutto innegabile. Il motivo è molto semplice, ed è da imputare proprio all’unione che questo tipo di cultura è riuscita a creare con la cosiddetta cultura di massa: stiamo parlando, in poche parole dei mass media.
Insomma, nel giro di qualche tempo e complice forse la spinta incisiva da parte della televisione, dei cinema nascenti, delle radio e in futuro anche dell’internet, la cultura pop ha cominciato a rappresentare sempre di più un’identità a sé stante in cui tantissime persone, per lo più i più giovani desiderosi di trovare un posto nel mondo e nella società, erano soliti identificarsi e alle volte anche perdersi per fuggire dalla realtà.
Un anno decisivo per quanto riguarda proprio l’evoluzione della cultura di massa è rappresentato proprio dagli anni Settanta (i magici e ancora oggi ricordati con un alone di magia intramontabile), quando si è esaurita la più che tipica lotta di classe e, dunque, questa cultura ha cominciato a identificarsi sempre di più con un concetto di “controcultura” che si rifletteva nel consumismo e nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa.
Il tutto, come possiamo facilmente immaginare, incentivato dall’utilizzo e dalla diffusione sempre più massiccia dei mass media che si sono inseriti come protagonisti nella società e nella vita quotidiana di tutti noi, permettendo così a tanti giovani di averne sempre più accesso e di identificarcisi sempre di più. In un certo senso, infatti, potremmo quasi dire di essere tutti figli della cultura pop.
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