Adriana, musa ispiratrice di Hemingway, aveva il nome di Renata nei romanzi dello scrittore, donna che rispecchiava ogni sua caratteristica
Adriana Ivancich Biaggini è conosciuta come la musa veneziana di Ernest Hemingway, uno dei più influenti scrittori americani del XX secolo. I due si incontrarono a Venezia nel 1948 quando lei aveva 18 anni e lui 49 e vivono da subito un amore profondo. La donna fu per molti anni fonte di ispirazione per il grande scrittore ed ebbe un ruolo fondamentale negli ultimi suoi anni di vita. La loro relazione fu caratterizzata da un’importante corrispondenza epistolare ed ebbe un impatto significativo sulla vita e sulla scrittura di Hemingway. Adriana è nota per aver ispirato Hemingway nella stesura del suo romanzo “Addio alle armi“. In diverse opere lo scrittore parla della ragazza chiamandola Renata e non con il suo vero nome.
Chi era Ernest Hemingway
Ernest Hemingway è stato uno scrittore statunitense, autore di molti romanzi e di racconti celebri, tra cui: “Addio alle armi” (1929), “Per chi suona la campana” (1940) e “Il vecchio e il mare” (1952), per cui vinse il Premio Pulitzer nel 1953 e il Premio Nobel per la Letteratura nel 1954. Hemingway è nato il 21 luglio 1899 a Oak Park, Illinois, e durante la sua vita ha collezionato diversi successi, ma ha dovuto superare anche periodi di difficoltà personale, tra cui problemi di salute e gravi episodi depressivi. Lo scrittore è diventato celebre per il suo stile di scrittura asciutto e semplice, che ha avuto un’enorme influenza sulla letteratura moderna.
Per la stesura di alcune sue opere è stato influenzato moltissimo dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Hemingway ha lavorato anche come giornalista, scrivendo per giornali come il “Kansas City Star” e il “Toronto Star”. Negli anni ’20 si trasferì a Parigi dove si unì al gruppo di scrittori conosciuto come “La Generazione Perduta“. Lo scrittore era un appassionato di caccia e pesca, hobby di cui scriveva molto. Hemingway si suicidò nella sua casa a Ketchum, nell’Idaho nel 1961.
Chi era Adriana Ivancich Biaggini
Adriana Ivancich Biaggini è rimasta nell’immaginario collettivo soprattutto come figura legata alla vita e alla storia di Hemingway. La donna nacque a Venezia il 4 gennaio 1930, terzogenita del nobile Carlo Ivancich e di Dora Betti, membri di una famiglia discendente da armatori di Lussinpiccolo nel Quarnero. Adriana era una bellissima ragazza che frequentava la migliore società veneziana. La sua famiglia viveva in un palazzo disegnato dal Sansovino in Calle del Rimedio, a Venezia, e in una grande villa a San Michele al Tagliamento. Ha studiato durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale e dell’immediato dopoguerra. Dal conflitto la famiglia ne uscì impoverita, ma lei si trasferì comunque in Svizzera per continuare gli studi e successivamente andò in vacanza a Cortina e a Capri.
Adriana, musa ispiratrice di Hemingway, aveva il nome di Renata nei romanzi dello scrittore, donna che rispecchiava ogni sua caratteristica. Quando Ernest incontrò Adriana fu capace di ritrovare la forza di scrivere, che aveva perduto durante la guerra. I due si scambiarono poesie e lettere per diversi anni e mantennero a lungo la loro relazione.