Una guida dettagliata sulle Veronica, fiore antico dai mille significati e usi oltre che tradizioni cristiane. Scopriamone le varietà, le proprietà e usi, ma soprattutto come curarla.
La Veronica è una pianta sempreverde originaria dell’America settentrionale, dell’Asia e dell’Europa. Il nome di questa meraviglia della natura deriva dal greco e significa letteralmente ‘io porto vittoria’, ma non solo; in Francia è conosciuta e chiamata come herbe aux ladre ovvero erba dei lebbrosi, mentre secondo la tradizione cristiana, il suo nome Veronica è riconducibile a quello della fedele che asciugò il volto di Cristo.
Bastano queste pochissimi righe per capire il fascino di questa pianta e del perché abbia catturato da subito la mia attenzione, senza considerare che presenta poi dei piccoli fiorellini davvero incantevoli ed eleganti che mi hanno spinto a volerla come aiuola nel mia giardino. Pur essendo una pianta particolarmente adatta ai giardini, arriva a raggiungere anche i 2 metri di altezza, la Veronica può crescere anche in vasi da balcone, ma è bene avere comunque molto spazio a disposizione come un ampio terrazzo. Voglio, allora, svelarvi tutto quello che ho imparato su questa pianta e su come riesco a farla crescere rigogliosa ormai da tempo.
Come curare la Veronica per avere un giardino colorato ed elegante.
I fiori della Veronica hanno una colorazione che passa dal blu al viola intenso fino al rosa acceso, sono di piccole dimensioni e organizzati infiorescenze chiamate racemi. Mentre la pianta cresce in altezza, le infiorescenze sono ascendenti, mentre le foglie dal colore verde brillante cambiano di grandezza a seconda della varietà che si ha di fronte.
A proposito di varietà; ho scoperto che ne esistono almeno 4. C’è la Veronica officinalis, con i racemi in forma allungata e calice diviso in quattro parti, tendenzialmente di colore azzurro viola (sono le più comuni, come queste in foto, ndr). C’è poi la Veronica Persica che non si schiude nelle giornate nuvole e ha colore viola. Quindi c’è la Veronica Beccabunga che è forse la più particolare; calice liscio diviso in quattro parti e corolla di quattro petali di colore bianco. Infine, la Veronica Anagallis Acquatica che ha racemi anche di 60 fiori. Fiorisce soprattutto tra giugno e ottobre e si chiama acquatica perché la si può ammirare appunto in prossimtà di specchi d’acqua.
La Veronica ama il sole, quindi anche se decidete di piantarla sui vostri balconi fate in modo che abbia una buona esposizione al sole o al massimo in penombra. Evitate completamente le zone buie perché in totale assenza di luce la pianta non fiorisce. Non ama le temperature rigide dell’inverno, ma in estate sa resistere benissimo al caldo, anche quando si parla di quelle ondate di calore eccezionale.
La Veronica necessità di molta acqua, quindi in estate deve essere regolare (anche tutti i giorni se serve), mentre in inverno basta tenere il terreno umido. Tra aprile e ottobre, si consiglia di concimare una volta al mese, per stimolare la pianta e la fioritura. Infine, la pianta necessità di potatura al termine della fioritura.
Proprietà e usi della Veronica
Nel tempo ho scoperto anche che la Veronica è una pianta dagli innumerevoli benefici. Si tratta, infatti, di un potente antinfiammatorio, antibatterico, digestivo ed emolliente. È usata per preparare tisane ed infusi, per gli effetti digestivi, ma anche creme ed impacchi che aiutano a lenire prurito e arrossamenti della pelle.