Il Venerdì Santo si avvicina e come da tradizione e cultura cristiana si mangia di magro: vediamo qualche ricetta di piatti di pesce molto interessanti da copiare
Pasqua è quasi arrivata e la tradizione impone che durante il Venerdì Santo si mangi di magro, vale a dire niente carne. In realtà il discorso più ampio riguarda l’intera Quaresima, il periodo di quaranta giorni che precede la Santa Pasqua e che nella tradizione cristiana dovrebbe essere un tempo da trascorrere in restrizione, osservando la penitenza per purificarsi prima di Pasqua.
Quindi niente alcolici, né dolci, cibi grassi e troppo elaborati e naturalmente niente carne, per i più intransigenti vietati anche uova e latticini. Oggi in precisi giorni ci si astiene semplicemente dal mangiare carne e si osserva il digiuno. Quindi il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo si dovrebbe mangiare di magro e quindi via libera al pesce e alle pietanze vegetariane.
Il Venerdì Santo di magro
Il Venerdì Santo si commemora la passione e la crocefissione di Gesù e quindi si evita di mangiare il cibo opulento per eccellenza, vale a dire la carne. Via libera al pesce e alle ricette che lo prevedono tra antipasti, primi e secondi per allietare comunque la ricorrenza e accontentare i palati più esigenti.
Prendiamo spunto quindi dalla tradizione dei piatti popolari per recuperare ottime preparazioni da realizzare in vista del venerdì Santo, rispettando rigorosamente la tradizione di magro, senza però tralasciare gusto e sapore. Si può cominciare con Le lasagne di magro, la pasta con i broccoli romani, o la pasta con le sarde. A seguire si possono preparare baccalà e alici in molti modi gustosi.
Primo e secondo di magro
Come primo piatto di magro consigliato possiamo preparare una semplice ma saporita pasta con l’acciuga e il pangrattato tostato. In una padella far rosolare un paio di spicchi di aglio e aggiungere qualche filetto di acciughe sott’olio facendole sciogliere in 3/4 cucchiai di olio extravergine di oliva, mentre fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata. In un padellino mettere qualche cucchiaio di pangrattato e fatelo tostare per bene per condire poi la pasta. Scolare la pasta e farla saltare nell’intingolo di acciughe e servire con una bella spolverata di pangrattato tostato. Una vera bontà.
Per secondo piatto proponiamo il baccalà fritto: 800 g di baccalà dissalato e ammollato, 125 ml di acqua 1 cucchiaio di lievito di birra, 150 g di farina, olio per frittura. Preparare la pastella versando in una ciotola la farina, l’acqua e il lievito, mescolando bene facendo attenzione a non formare i grumi. Passare i pezzi di baccalà nella pastella e friggerli nell’olio bollente. Lasciare asciugare su carata assorbente e servire ben caldi magari con una salsina. Buon appetito.