Quanto è sicuro il pollo che mettiamo sulle nostre tavole e come possiamo scegliere il migliore al supermercato? Prestando attenzione a questo dettaglio.
Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare del pollame che troviamo nei supermercati e, in particolare, della qualità di questa carne che spesso e volentieri ci ritroviamo in tavola. La polemica è nata rispetto al cosiddetto “pollo con le strisce bianche“, una carne che presenta striature di grasso insolite e che sta a indicare, effettivamente, una condizione patologica dell’animale.
La presenza di queste strisce è infatti indice di una patologia infiammatoria, riscontrata in quei capi di pollame a crescita rapida (razza Broiler) che vengono spesso ingozzati con mangimi iperproteici (che gli gonfiano il petto oltremisura), prima di essere macellati nel corso di sole 5 – 7 settimane. In seguito all’accaduto molti hanno cominciato a chiedersi come riconoscere una buona carne, per essere certi di consumare un prodotto quanto più possibile sano.
Alla questione delle strisce bianche, inoltre, si è aggiunta anche quella relativa alle bruciature sul garretto, chiamate in inglese hock burns. Esse appaiono come bruciature sulle zampe, ma sono in realtà correlate ad altri problemi, ad esempio un ambiente sporco e umido, un peso corporeo troppo alto che impedisce all’animale di muoversi in modo appropriato.
Come le strisce bianche, anche le macchie marroni sulle zampe non fanno che confermare le tremende condizioni a cui gli animali sono sottoposti negli allevamenti intensivi. “Ma allora non basterebbe non comprare pollo da allevamenti intensivi?“, verrebbe da chiedersi. Questa soluzione è sicuramente valida, ma non tutti hanno la possibilità di rivolgersi a piccoli produttori locali.
Esiste anche un altro dettaglio che può farci capire la qualità del pollame che acquistiamo: piuttosto che comprare pollo a pezzi, oppure il petto, dovremmo optare per i polli interi. In tal modo non solo acquisteremmo un prodotto allevato con scopi e modalità migliori, ma andremo anche a incidere sull’offerta, partendo dalla domanda.
In altre parole, se al supermercato troviamo petto di pollo con strisce bianche è perché la domanda per il petto di pollo è così alta da portare i produttori a calcare la mano in quel senso. Se invece la nostra domanda cambiasse, e si attestasse ad esempio sul consumo di pollo intero, anche i produttori smetterebbero di allevare i capi di bestiame in condizioni a dir poco discutibili.
La piattaforma OTT, sviluppata internamente, si propone di dare una vetrina a tutte le federazioni…
Recentemente, la clinica ha annunciato con orgoglio l’introduzione del robot ILY, il primo sistema robotico…
La comunità internazionale è in allerta per la possibilità di un disastro nucleare, con l'Agenzia…
Il vicepremier ha sottolineato l'importanza di garantire ai cittadini la possibilità di viaggiare con mezzi…
Le implicazioni a lungo termine di questa iniziativa, presentata come una misura temporanea e operativa,…
Questa iniziativa si propone di esprimere un forte dissenso nei confronti della manovra economica del…