Un uomo di 41 anni è stato assassinato a colpi di pistola nella serata di ieri a Bari, nel quartiere Torre a Mare: in corso le indagini sull’omicidio.
Orrore a Bari, dove un uomo di 41 anni è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco in strada. L’agguato nel quartiere Torre a Mare ieri sera, quando il 41enne sarebbe stato avvicinato, mentre era in auto, da una persona che ha sparato almeno quattro colpi ferendolo mortalmente.
Sul posto, dopo la segnalazione, è arrivato un equipaggio del 118 che ha trasportato d’urgenza la vittima in ospedale, dove i medici non hanno potuto far altro che appurarne la morte. La Polizia del capoluogo sta ora indagando per determinare il movente del delitto e rintracciare il responsabile che ha fatto perdere le proprie tracce.
Bari, omicidio in strada: ucciso a colpi di pistola il nipote del boss Tonino Capriati
Nella serata di ieri, lunedì 1 aprile, un uomo è stato assassinato a Bari, nel quartiere Torre a Mare. La vittima è Raffaele Capriati, 41enne nipote di Tonino Capriati, boss storico della Città vecchia.
Secondo quanto ricostruito, come riportano varie fonti locali tra cui la redazione de La Gazzetta del Mezzogiorno, il 41enne si trovava a bordo della sua vettura, quando una moto lo ha affiancato, poi la persona in sella ha aperto il fuoco con una pistola, da distanza ravvicinata. Diversi i colpi esplosi, quattro dei quali hanno centrato Capriati.
Scattato l’allarme, sul luogo dell’agguato è arrivata l’equipe medica del 118 che ha prestato i primi soccorsi ed ha poi trasportato il 41enne presso il Policlinico di Bari, dove ai medici non è rimasto altro che appurarne la morte.
Indagini in corso
Immediato l’arrivo anche della Polizia di Stato del capoluogo che ha avviato le indagini ed ora sta cercando di individuare il killer, datosi alla fuga dopo il delitto. A coordinare le indagini la Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Bari che sta cercando di risalire al movente dell’omicidio.
In tal senso, gli inquirenti hanno effettuato numerose perquisizioni in zona e stanno ascoltando alcune persone, tra cui alcuni parenti del 41enne. Da quanto appurato, nell’area in cui è avvenuto l’agguato non sarebbero presenti telecamere di sorveglianza, circostanza di cui l’assassino poteva essere a conoscenza.