Si trova in provincia di Pisa ed è stato eletto il borgo più bello del 2024. Alla scoperta della storia e del fascino (innovativo) di Peccioli.
L’Italia è il paese con più borghi al mondo ed era quindi inevitabile che ci fosse un contest dedicato proprio a loro. Per l’edizione 2024, il Borgo dei Borghi -concorso che si è tenuto nell’ambito del programma Kilimangiaro condotto da Camila Raznovich- ha incoronato Peccioli come paesino più bello dell’anno.
Situato in Toscana e per la precisione in provincia di Pisa, Peccioli è uno dei tanti gioielli più o meno nascosti che si possono trovare in giro per le regioni italiane. Un luogo suggestivo, come tutti i borghi sanno essere, ma che ha saputo unire alla bellezza paesaggistica, con le caratteristiche viuzze in cui si affacciano case colorate, l’innovazione sociale. Trasformandosi di fatto in un vero e proprio museo a cielo aperto.
Nella Valle dell’Era, lungo la direttrice che collega Volterra a Pisa, si trova il borgo di Peccioli piccolo comune abitato da poco più di 4mila abitanti. La zona risulta abitata fin dal Neolitico, ma è solo dal primo millennio a.C. con il popolamento etrusco che si registra una maggiore fisionomia del territorio.
Durante il Medioevo ha visto il passaggio di diverse famiglie in vista dell’epoca, diventando nel XIII secolo parte attiva delle lotte interne alla Toscana tra guelfi e ghibellini. Peccioli è il luogo in cui tradizione e innovazione si incontrano in un connubio che ha trovato massima e perfetta rappresentazione. Tra chiese, palazzi, siti archeologici e progetti sociali e sostenibili che hanno dato nuovo volto al paesino, di cose da vedere ce ne sono.
A partire dal suggestivo Palazzo Pretorio primo esempio di ricchezza artistica e architettonica del borgo; e poi la chiesa della Madonna del Carmine che risale al 1600 ed è conosciuta dai picciolesi come Il Fosso perché fino al Medioevo in quel punto si poteva trovare un profonda fossa di acqua; e ancora i quattro Giganti di Peccioli, maestose sculture nella piana antistante il paese alte dai 5 ai 9 metri, realizzate in polistirene e poliuretano espanso con rivestimento di fibre di cemento.
Questi sono solo alcuni degli esempi di quanto Peccioli offra ai visitatori. Ma il comune è anche conosciuto per il suo virtuosismo al riciclo.
Non solo bellezza paesaggistica ed edifici laici e religiosi da visitare, Peccioli ha saputo reinventarsi soprattutto con la filosofia del riciclo, trasformando la sua discarica in un museo a cielo aperto, arricchito da opere d’arte realizzate appunto con i materiali di scarto. Il MACCA di Peccioli ospita più di 70 opere, in cui l’arte contemporanea si interseca con il territorio essendo espando su tutta la piana che rientra nel comune.
Un borgo, insomma, dalle caratteristiche uniche che ha saputo trasformarsi ed innovarsi nel tempo e che merita una visita.
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