Roma si tinge con opere contemporanee grazie alle quali viene ripensato il legame tra natura e arte, dando vita a un museo a cielo aperto in una nota zona e suggestiva della città.
Tra le città più belle sulla faccia della Terra, spicca di certo Roma, cuore dello Stivale che racchiude un patrimonio culturale immenso. La Capitale è letteralmente un museo a cielo aperto, il cui fascino attira tutto l’anno visitatori da ogni parte del mondo.
Avvolta in una bellezza unica, la città eterna regala sorprese uniche con i suoi incredibili monumenti, come l’iconico Colosseo, i suoi musei e le sue strade impregnate di storia. Camminare per le sue vie e le sue piazze suggestive significa vivere un’esperienza che resta nel cuore, con cui rifarsi gli occhi.
Se si approda a Roma, le cose da fare sono davvero tanto, non annoiandosi mai per la Capitale: oltre ai grandi classici, di recente è arrivata una novità assoluta nel segno dell’arte, che rende la città ancora di più un museo all’aperto. Scopriamo di cosa si tratta (scopri qui un’iniziativa imperdibile a Roma nel segno dell’arte).
Concentrato di arte, Roma si tinge ancora con nuove opere uniche al mondo. Nella Capitale è arrivato un nuovo progetto unico all’interno del Prologis Park, trasformato in un’esposizione all’aria aperta: questo ambiente suggestivo ospita capannoni logistici dipinti ora e trasformati in opere d’arte, mettendo così in evidenza il rapporto tra arte e territorio. Le opere sono ispirate ai temi della natura, creando un percorso narrativo nel segno della street art. Il progetto è realizzato su iniziativa della Prologis, azienda specializzata nel settore immobiliare, e vede il coinvolgimento di famosi street art italiani (scopri qui una villa meravigliosa romana da non perderti).
Proprio in merito al nuovo progetto è stato realizzato il documentario “The land of painted boxes” che sarà presentato il prossimo giovedì 11 aprile presso lo spazio Città dell’Altra economia di Largo Dino Frisullo. La pellicola è dedicata alla trasformazione dei capannoni in opere d’arte: il progetto ha portato a lavorare su oltre 5 metri quadrati di magazzini e serbatoi. Nelle scene viene messo in risalto il legame tra contesto urbano e arte, grazie al quale i parchi assumono una nuova veste, trasformandosi in vere e proprie tele. La proiezione del documentario è imperdibile per gli appassionati di street art: l’evento è gratuito, ma richiede la prenotazione.
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