Bambini maltrattati in un asilo a Milano: scatta l’arresto per una maestra

Una maestra è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti su minori, in particolare dei bambini che frequentano l’asilo in cui lavorava.

Un caso di maltrattamenti in un asilo nido comunale di Milano ha portato all’arresto di una maestra di 45 anni, accusata di maltrattamenti aggravati nei confronti di bambini molto piccoli, alcuni dei quali di appena pochi mesi.

La donna è stata messa agli arresti domiciliari dopo che le indagini della Polizia, avviate a seguito di segnalazioni, avvenute sia da parte della Direzione dell’Area Servizi all’Infanzia del Comune di Milano sia da parte di altre educatrici. Le Forze dell’Ordine hanno ricostruito gli eventi e ci sarebbero stati gravi episodi di violenza fisica e psicologica a danno dei bambini.

Maestra arrestata a Milano: almeno 10 bambini maltrattati

L’educatrice, in servizio presso l’asilo dal 2008 e impiegata dal 1996, è stata accusata di maltrattamenti aggravati. Le denunce presentato hanno ricostruito tutto il quadro della vicenda, di come la donna avesse comportamenti estremamente duri e inappropriati, inclusi insulti, grida e minacce.

Le accuse includono episodi in cui l’insegnante avrebbe urlato contro i bambini quando piangevano, con espressioni come “dormi viziata” o “non rompere”. Inoltre, alcune testimonianze hanno riportato che scuoteva i bambini con forza per farli addormentare e, in alcuni casi, li copriva completamente con una coperta o li forzava a mangiare rapidamente.

Altre segnalazioni indicano che spesso trascorreva il tempo al cellulare invece di vigilare sui piccoli, arrivando persino a colpirli con ripetute pacche sul sedere. Gli episodi di maltrattamenti sono stati confermati tramite le registrazioni ottenute dalle microcamere installate dagli investigatori tra il 7 febbraio e il 1° marzo, come parte delle intercettazioni ambientali ordinate per fare luce sulla situazione. Le immagini hanno documentato numerosi episodi di violenza fisica e psicologica.

La maestra si trova ora in arresto presso il suo domicilio, nelle prossime settimane dovrà rispondere davanti ad un giudice delle sue azioni. L’episodio ha causato grande indignazione e preoccupazione tra i genitori e il personale docente della città e la popolazione attende ora che sia fatta giustizia.

Questi eventi drammatici non dovrebbero mai accadere in quanto la scuola dovrebbe essere un luogo sicuro per i bambini e i ragazzi di tutte le età. Bisogna anche tener presente che i bambini e i ragazzi si trovano in una fase di crescita e sono soggetti a traumi che possono anche portarsi dietro per tutta la vita.