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I migliori libri di filosofia da leggere se ami mettere alla prova i limiti della tua mente

Alcuni consigli di lettura sui “migliori” libri di filosofia da leggere per riconoscere e rapportarsi con i limiti del proprio pensiero.

Libri oltre i limiti che prendono il volo
Pagine in volo (retididedalus.it)

Il modo in cui pensiamo condiziona inevitabilmente la nostra vita. Lo ricorda anche il personaggio di Marion – in una sua centrale riflessione – nel film “Il cielo sopra Berlino” (1987) di Wim Wenders. ll pensiero di molti filosofi, sin dall’antichità, non ha potuto fare a meno di influenzare il lavoro di scrittori e politici, nonché i processi creativi delle opere d’arte quanto le più semplici e istintive azioni dell’uomo.

Ignorare dunque i limiti del nostro pensiero potrebbe significare vivere una vita a metà. Oppure un’esistenza inconsapevole di quelli che sono – potrebbero o dovrebbero essere – i nostri limiti. Diversamente da quanto esplicitato nella tipica concezione heideggeriana del limite, vediamo ora di spolverare alcune dei “migliori” libri di filosofia – o per meglio dire: delle imprescindibili letture – da non ignorare se si desidera “volare” in questa direzione.

Filosofia, i “migliori” libri da leggere per sconfinare oltre i limiti

Statua di Platone rappresentante della filosofia antica
Platone (retididedalus.it)

Pensiero, dialogo e collettività potrebbero sicuramente essere uno dei modi principali con cui rapportarsi alla filosofia prima di affrontare alcune letture in grado di fornire una base e una futura forma di ispirazione per sfogliare nuove pagine. Un buon inizio potrebbe essere quello di far riferimento al pensiero di filosofi come Platone, ad esempio, con alcuni dei suoi “Dialoghi” oppure ad Aristotele, con il suo trattato sulla “Metafisica” (Bompiani, a cura di G. Reale).

Entrando, invece, nel merito dell’esistenzialismo si può citare un’opera fondamentale del filosofo Soren Kierkegaard che,  con il suo “Aut-Aut” (1843) trasferisce nero su bianco le sue considerazioni a confronto tra vita etica e vita estetica, sottolineando un altro punto cardinale di quello che potrebbe definirsi – ancora oggi – il pensiero filosofico occidentale.

Dai “più recenti” frammenti di Walter Benjamin, per approdare a “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” (Einaudi), si possono citare tre altre tappe altrettanto imprescindibili del pensiero filosofico occidentale in grado di far attraversare ai suoi lettori un periodo storico che va dalla fine del Settecento agli ultimi anni dell’Ottocento.  

Il primo è la “Critica della ragion pura” di Immanuel Kant, apparso per la prima volta nel 1781 e oggi edito da UTET. Al secondo posto vi è “Il capitale” (1867) di Karl Marx (oggi Newton Compton). A poco più di cento anni di distanza dell’opera di Kant, invece, è opportuno ricordare che nel 1891 Friedrich Nietzsche pubblicò “Così parlò Zarathustra” (Adelphi).

Filosofia, alcune opere imprescindibili

Per ulteriori consigli di lettura: ad aggiungersi, stavolta, alle incredibili storie di donne straordinarie – ma in ambito filosofico – non si può fare a meno di ricordare il pensiero e la figura di Simone De Beauvoir. Con De Beauvoir si approda direttamente nel secolo scorso. Le sue opere sono permeate da un appassionato desiderio di lottare per l’emancipazione femminile, sin dai primi del Novencento.

Se, ad oggi, il ragionamento filosofico risulta talvolta essere anche alla portata anche dei bambini – grazie ad alcuni scritti come il libro con illustrazioni di L. Mori, “Giochi filosofici“, oppure con “I perché di Arturo. Giochi filosofici per bambini curiosi” di R. Gaion e D. Cavallin (Andrea Pacilli Editore), nulla esclude la possibilità che le ancora profondamente attuali opere di Beauvoir potrebbero essere adatte anche ai più piccoli.

Un esempio per addentrarsi più approfonditamente nell’ esaminare tale ipotesi potrebbe essere la sempre recente opera di Serena Ballista, dal titolo “Consigliati da noi. Un albo illustrato su Simone De Beauvoir” e pubblicata dalla casa editrice “Settenove”.

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