I fiori della Bignonia appaiono enormi grazie ai loro petali super colorati: un’illusione ottica di cui mi sono innamorata sin da subito.
Della Bignonia (pianta appartenente alla famiglia delle bignonancae) esistono diverse specie in natura. Ma a colpire stavolta la mia attenzione è stata una di loro. Si tratta della bigoninia radicans (o campis radicans), una pianta stagionale o sempreverde che ha abitato, per primi, i territori dell’America centrale e meridionale.
Scoperta in Francia durante l’assolutismo di Luigi XIV, dal suo bibliotecario (Paul Brignon), la bignonia radicans ama – ancora oggi – la frequente irrigatura nei mesi estivi e la costante esposizione al sole. Inoltre, pur non essendo particolarmente adatta a sopravvivere in luoghi dal clima particolarmente rigido, la bignonia radicans riesce ad adattarsi con soprendente facilità a differenti tipologie di terreno.
Si chiama Bignonia: la pianta dai grandi fiori super colorati
Il segreto dell’illusione ottica connessa ai meravigliosi petali della Bignonia – e al suo cuore, che appare molto simile a un Sole floreale grazie alla sfumata estensione dei suoi gialli raggi – deriva dalla loro più evidente caratteristica. Ovvero dalla colorazione del suoi petali.
I fiori della bignonia radicans sono sempre sgargianti. Questa loro colorazione amplifica, dunque, la percezione – di chi la osserva – in merito alla loro dimensione, apparendo molto più grandi di quello che sono. Ma non è tutto: la bignonia radicans – oltre a essere una pianta che può facilmente divenire rampicante – mostra anche i suoi petali, di volta in volta, di un colore diverso.
Dal rosa chiaro, al bianco, al fucsia acceso fino ad arrivare all’arancione: queste sono soltanto alcune delle possibili combinazioni a cui si può assistere quando si ammira la fase finale della crescita dei boccioli di questa meravigliosa pianta. La bignonia radicans, infine, oltre a ricordare – per i dettagli delle sue colorazioni – la pianta del sorriso o Kalanchoe, è una pianta rustica i cui fiori assomigliano alla tipica conformazione di un ottocentesco strumento musicale: la tromba.
Come e quando coltivare la Bignonia
Data la sua delicatezza e sensibilità al freddo, il momento ideale per iniziare la concimazione di questa pianta è connesso ai primi giorni della Rudbeckia, in primavera. Dopo averla inserita in quello che si presume sia il suo habitat naturale (vedi sotto) si potrà attendere il momento della sua fioritura.
La bignonia radicans inizia a mostrare le sue prime colorazioni floreali a partire al mese di luglio, per poi continuare tale manifestazione fino alle prime giornate d’autunno. Questa pianta non cresce soltanto spontaneamente in natura, ma si può ricreare un piccolo habitat naturale per lei anche nelle nostre abitazioni.
Scegliendo una telea, o un ramo della bignonia radicans non maturo, di trasferire – ad esempio – quest’ultima all’interno di un vaso da posizionare nel nostro giardino o sul nostro terrazzo. Dopo un periodo di circa tre settimane la bignonia radicans avrà messo radici e solatanto dopo 24 mesi dal suo approdo nella sua nuova casa inizierà a mostrare anche le sue colorate sfumature.