Piatti e accessori di terracotta: come usarli al meglio in cucina

La terracotta è uno dei materiali più antichi usati per la cucina, vediamo come incentivarne l’utilizzo e quali sono i metodi di cottura migliori.

Scodelle in terracotta contenenti cibo
Scodelle in terracotta contenenti cibo (Retididedalus.it)

Molto prima dell’acciaio, in cucina si impiegava la terracotta. Pentole, ciotole, posate fatte con questo materiale hanno occupato le cucine per decenni, per questo motivo il loro utilizzo ci riporta indietro nel tempo, creando una bellissima atmosfera vintage in grado di evocare tradizioni e culture antiche, ma anche sapori quasi scomparsi.

Tante persone hanno ereditato gli accessori in terracotta dalle proprie nonne, altre si sono fatte sedurre dal fascino retrò, acquistando set nei mercatini. Comunque sia, la terracotta è tornata di moda, in giardino e anche in cucina, e ciò è un bene, vista la sua bellezza, il suo fascino antico, ma anche il suo utilizzo, totalmente diverso da quello dell’acciaio.

Accessori in terracotta per cucinare, come utilizzarli al meglio per evocare antichi sapori

Scodella in terracotta contenente fagioli
Scodella in terracotta contenente fagioli (Retididedalus.it)

Un tempo si era soliti cucinare nei cocci. Questi sono un po’ sinonimo di cucina naturale e sana. Tuttavia, occorre conoscere bene il materiale che si utilizza. La prima cosa da sapere è che la terracotta, o il coccio, è un materiale poroso, capace di assorbire i sapori del cibo. Inoltre questo materiale riesce a mantenere costante la temperatura del cibo contenuto, anche se il fuoco è spento.

Ovviamente, non bisogna mai mettere il materiale sul fuoco vivo, altrimenti esplode. Se si usa il coccio in cucina è sempre bene utilizzare gli spargifiamma, ossia i dischetti in acciaio che diffondono il calore in modo graduale, prevenendo le rotture. Infine, quando si lavano questi strumenti, bisogna farli asciugare perfettamente all’aria prima di riporli nella credenza.

In commercio esistono diversi tipi di pentole in terracotta, smaltate, cristalline, grezze in monocottura. Quelle smaltate sono più semplici da lavare e si rovinano meno. Cucinare con la terracotta comporta certi vantaggi, come ad esempio il mantenimento di una temperatura costante, una cottura più sana, senza il rischio di carbonizzazioni, inoltre la terracotta aumenta il sapore del cibo.

Come e quando utilizzare ciotole e pentole in terracotta per cucinare

Gli svantaggi è che si deve maneggiare con cura, poiché è un materiale fragile, se cade di rompe, e inoltre occorre fare attenzione alle fiamme. Senza contare che, assorbendo i sapori, si possono usare le ciotole per un solo cibo per volta. Quando si utilizza una pentola in terracotta per la prima volta, dopo l’acquisto oppure dopo che è stata lasciata a riposo per anni, occorre reidratarla.

Basta immergere la pentola in acqua calda, per idratare la terracotta. Le bollicine di acqua che si possono notare provengono dai pori dell’argilla. Dopo l’immersione, si lascia asciugare la pentola all’aria aperta per diverse ore, dopodiché, si può lavare con il detersivo. Il consiglio, dopo aver cucinato, è quello di lavare le pentole di coccio con acqua e limone, per neutralizzare gli odori, facendole asciugare all’aria aperta.

La terracotta si può usare in forno, nel forno a microonde, sui fornelli a gas e sul fuoco, ma occhio sempre alla fiamma. Questo materiale si usa spesso per contenere zuppe, brodi, spezzatini, legumi, anche la frutta cotta. La cottura si deve fermare mezz’ora prima di servire in tavola.

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