Con l’arrivo di primavera ed estate la stagione del trekking si riapre: in Italia questa attività sostenibile guadagna numeri sempre maggiori.
Sarà merito dei posti meravigliosi che l’Italia ospita, o forse del desiderio di riscoprire un turismo lento e sostenibile. Sarà merito della nostra voglia di riconnetterci con la natura, o di chi ha fatto del trekking il proprio lavoro, divulgandolo agli altri: in ogni caso il Bel Paese sta diventando sempre di più la meta preferita dagli escursionisti, soprattutto tra primavera ed estate.
E in effetti i numeri parlano chiaro: soltanto tra il 2022 e il 2023 si è registrato un aumento del 25% dei “passaporti dei pellegrini” consegnati ai camminatori. Si è infatti passati da circa 80mila a oltre 100mila… e questo solo relativamente ai cammini più strutturati, i cui gestori sono circa 138. Anche il numero di “testimonium” è aumentato, cioè dei documenti di fine cammino che vengono consegnati a chi completa quelli principali.
A guidare gli escursionisti nelle loro avventure tra nord, centro e sud Italia troviamo ad esempio gli editori di Terre di mezzo, casa editrice che ormai da 25 anni pubblica guide sui cammini nostrani e che più di ogni altro è stata testimone di questo incredibile incremento. Nell’edizione di quest’anno, intitolata Cammini d’Italia. 100 spettacolari itinerari a piedi, troviamo ben 320 pagine dedicate a cammini e sentieri.
“Abbiamo messo insieme conoscenze ed esperienza ed è arrivata la prima guida sui Cammini d’Italia, con la consapevolezza che forse qualcuno è rimasto fuori. Ma che ora esiste un punto di riferimento che può aiutare nella scelta“, ha infatti dichiarato Luca Dei Cas, editor delle guide. Ma quali sono gli itinerari più belli da seguire in Italia? Sceglierne soltanto alcuni non è di certo facile, dal momento che ognuno ha caratteristiche in parte uniche rispetto agli altri.
Tra i più affascinanti, però, possiamo sicuramente annoverare i Cammini di San Francesco, che si snodano tra Toscana, Umbria e Lazio. Ma anche i Cammini Materani, che ci portano alla scoperta del Mezzogiorno attraverso la Basilicata e la Puglia, passando per Matera e Alberobello, tra le altre tappe.
Al nord, invece, troviamo itinerari alpini con panorami che potrebbero rivaleggiare con quelli della Patagonia, ad esempio il Cammino di Oropa. Mentre nelle nostre isole principali, Sardegna e Sicilia, troviamo rispettivamente l’affascinante Cammino minerario di Santa Barbara e le Vie Francigene di Sicilia.
Insomma, chi decide di dedicarsi al trekking o all’escursionismo e chi sceglie questo tipo di turismo lento, per riconnettersi con la natura, non deve di certo arrivare fino a Santiago per godere di un’esperienza senza precedenti. Il Bel Paese è ricco di cammini… e anche di migliaia di sentieri Cai che collegano ognuna delle nostre 20 regioni.
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