La donna che era scomparsa, e che è stata ritrovata dopo una settimana, ha confessato tutto: il rapimento sarebbe una bugia.
Incredibile il nuovo recente sviluppo riguardante la vicenda di Milena Santirocco, la donna di 54 anni originaria di Lanciano in Abruzzo, ritrovata una settimana dopo la sua scomparsa in Campania. Infatti, la donna, durante un nuovo interrogatorio, ha confessato di aver inventato la storia del suo rapimento, la dichiarazione ha quindi cambiato radicalmente il corso delle indagini e del caso.
Milena Santirocco e le rivelazioni shock
La signora Santirocco era scomparsa misteriosamente una settimana fa e le sue ricerche avevano catturato l’attenzione pubblica e mediatica. Era uscita a fare una passeggiata e di lei si era persa ogni traccia. La sua auto è stata ritrovata in un parcheggio con una ruota bucata e il suo profilo facebook è stato cancellato. In molti hanno temuto il peggio, ma per fortuna Milena è stata ritrovata viva a Castel Volturno durante lo scorso weekend.
La donna è stata immediatamente portata in commissariato a Lanciano per essere interrogata dagli investigatori. L’inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Vasto, aveva inizialmente ipotizzato il reato di sequestro di persona. La stessa Milena aveva detto di essere stata rapita e di essere riuscita a scappare.
Nel corso del suo interrogatorio, però, di fronte alle incongruenze emerse nel suo racconto, Milena Santirocco ha ritrattato le sue precedenti dichiarazioni. La maestra di ballo abruzzese ha ammesso di essersi allontanata volontariamente a causa di gravi problemi psicologici, confidando agli investigatori il suo stato di disperazione e il desiderio di porre fine alla propria vita.
Queste rivelazioni hanno portato ad una svolta importante nelle indagini. Gli inquirenti hanno scoperto che non vi era alcuna prova di un rapimento e che il racconto iniziale di essere stata sequestrata da due uomini incappucciati era completamente falso. Milena aveva descritto dettagliatamente come fosse stata avvicinata e rapita, e come fosse sfuggita ad un tentativo di omicidio da parte dei suoi presunti rapitori.
Il questore di Chieti aveva già espresso dubbi sulla presenza di rapitori nel caso, supportato dalle indagini che non mostravano segni di un sequestro. Anche il legale della famiglia Santirocco, inizialmente convinto dell’impossibilità di un allontanamento volontario, si è trovato di fronte ad una realtà diversa rispetto a quella descritta dalla donna.
La verità emersa ha lasciato la comunità e i media in uno stato di shock e disorientamento, dati i colpi di scena continui che hanno caratterizzato questa vicenda. Dopo la sua scomparsa, l’auto di Milena era stata trovata abbandonata con una ruota forata, il suo smartphone era sparito e il suo profilo Facebook era stato cancellato, elementi che avevano inizialmente alimentato la teoria del rapimento.
Gli investigatori continueranno a lavorare per chiarire tutti i punti rimasti aperti in questa straordinaria vicenda. Nonostante le dichiarazioni ritrattate, l’importante è che la donna sia stata ritrovata viva e in salute e che sia potuta tornare ad abbracciare i suoi familiari e i suoi amici. Il peggio è passato e ora Milena potrà ricevere l’aiuto psicologico di cui ha bisogno per superare questo periodo delicato.