Avete mai sentito parlare dei bonsai? Si tratta di piante un po’ particolari che non è sempre semplice curare. Date un’occhiata a quali sono le attenzioni da avere per riuscire al meglio.
Una delle abitudini più stimolanti è sicuramente quella di prendersi cura di bonsai. Infatti richiede una particolare conoscenza della pianta che si va a curare, oltre alla conoscenza dei metodi per curarla al meglio. Inoltre, quando ci si prende cura del bonsai, si deve avere anche tanta pazienza. Uno degli aspetti da conoscere nel migliore dei modi è sicuramente l’innaffiatura che, nel caso di questa pianta, è un po’ particolare.
Un bonsai richiede un’innaffiatura particolare che deve essere curata nei minimi particolari per permettere alla pianta di crescere nel migliore dei modi. Spesso si pensa che innaffiare una pianta, in particolar modo il bonsai, non è altro che versare acqua in vaso. In realtà il concetto di innaffiatura è molto più profondo e richiede uno specifica conoscenza e capacità. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio come fare.
La prima cosa da fare e da sapere, quando si innaffia una pianta in generale, è che in realtà si dovrebbe riprodurre la pioggia. Proprio per questo motivo è bene acquistare un innaffiatoio con una doccetta. Il motivo è presto spiegato: simulando il cadere della pioggia, si va ad irrigare la pianta in maniera più uniforme e donando la stessa quantità di acqua ad ogni singola radice della pianta stessa. Può sembrare un dettaglio da poco, ma in realtà rappresenta un aspetto molto importante per far crescere la pianta al meglio.
In secondo luogo, quando si distribuisce uniformemente l’acqua, si evitano dei traumi al terreno, in modo tale da non farlo erodere. Esistono due tecniche diverse di innaffiatura: la prima, come abbiamo detto, è quella che simula la pioggia. La seconda, invece, è quella per immersione. Infatti si può prendere un recipiente pieno di acqua e immergere il vaso con la pianta. In questo caso, quando si formeranno delle bollicine in superficie, sarà il momento di andare a prelevare la pianta.
Molto importante inoltre conoscere gli orari dove è meglio innaffiare. Infatti bisogna prediligere gli orari del giorno dove il sole è meno cocente, in modo da diminuire l’evaporazione dell’acqua stessa. Preferite le ore del primo mattino oppure le ore dopo il tramonto in modo tale che l’acqua verrà sfruttata in ogni singola goccia per andare a nutrire le radici della pianta.
Anche la qualità dell’acqua è molto importante. Come abbiamo detto è sempre bene preferire l’acqua piovana perché non è trattata chimicamente come, per esempio, l’acqua del rubinetto. Inoltre optate sempre per un tipo di acqua molto leggera che non abbia calcare oppure di cloro. Se non potete sfruttare l’acqua piovana, potete anche inserire l’acqua del rubinetto in una tanica e lasciarla all’aria aperta per qualche ora.
Con il passare del tempo, e con l’esperienza, capirete da soli quando il vostro bonsai necessita di irrigazione. La regola generale è quella di non tenere mai il terreno completamente asciutto e, per valutare questo, potete tastare il terreno con le dita. Con queste nozioni basilari, potete prendervi cura del vostro bonsai e conoscere tutti i suoi segreti, evitando di commettere l’errore non conoscendo le caratteristiche principali della vostra specie. Dovete pensare che il bonsai è un albero in miniatura e quindi, come tale, è molto più fragile rispetto ai normali alberi.
Proprio per questo motivo, necessita di cure più particolari e di un’attenzione maggiore. Ha bisogno di dedizione e di pazienza, due componenti che vi consentiranno di ammirare la sua crescita. Il bonsai vi darà grande soddisfazione e vi farà stare in contatto con la natura, migliorando il vostro pollice verde. Non a caso questa è un’arte antichissima che viene utilizzata proprio per creare una connessione tra uomo e natura da moltissimi anni.
Seguendo queste dritte, anche i meno esperti potranno coltivare un bonsai senza problemi, raggiungendo degli ottimi risultati Una vera soddisfazione che vi farà sicuramente riscoprire l’amore per le piante e, perchè no, per la cura di altre tipologie molto simili al bonsai.
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