Cronaca

Picchia la compagna incinta e lei perde il bambino: arrestato un 32enne

Una tragedia familiare si è verificata nelle scorse ore: un uomo di 32 anni ha picchiato la compagna incinta, il bambino non ce l’ha fatta.

Donna incinta perde il bambino a causa delle percosse del compagno: arrestato – Retididedalus.it

Un tragico evento ha scosso la comunità di Racale, un paese in provincia di Lecce, dove un uomo di 32 anni è stato arrestato dopo aver aggredito la propria compagna incinta, causando la perdita del bambino che la donna portava in grembo. L’arresto è avvenuto in seguito a una violenta lite per motivi apparentemente insignificanti, durante la quale l’uomo ha colpito la donna con calci e pugni, ferendola a tal punto da farle perdere il bambino.

Donna incinta perde il bambino a causa dell’aggressione del compagno: l’uomo è ora in carcere

Carabinieri durante un controllo presso un’abitazione – Retididedalus.it

Ennesimo episodio di violenza domestica in Italia, a pagarne il prezzo è stato purtroppo un bambino non ancora nato. La donna era incinta al terzo mese di gravidanza e, a causa della violenta aggressione da parte del compagno, ha purtroppo perso il bambino.

L’episodio di violenza è stato segnalato alle autorità tramite una chiamata al 112, il Numero unico di emergenza europeo, a chiamare qualcuno che ha raccontato di una furiosa lite tra un uomo e una donna. I Carabinieri della stazione di Racale sono intervenuti tempestivamente, recandosi nell’abitazione situata nella marina di Torre Suda.

Qui, hanno trovato la donna visibilmente malmenata e l’hanno immediatamente trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gallipoli dove la donna è stata immediatamente soccorsa, ma purtroppo i medici hanno constato che il bambino non ce l’ha fatta. L’uomo è stato colto in flagranza di reato ed è stato arrestato.

Le conseguenze dell’aggressione sono state devastanti: i medici hanno constatato l’interruzione della gravidanza al terzo mese. La gravità dell’accaduto ha portato all’arresto immediato dell’uomo, che ora si trova detenuto nel carcere di Lecce. Le autorità hanno avviato un’indagine approfondita per chiarire i dettagli dell’accaduto e per stabilire le responsabilità penali dell’aggressore.

Questo episodio solleva nuovamente questioni molto urgenti relative alla sicurezza domestica e alla protezione delle vittime di violenza, specialmente quelle in condizioni di particolare vulnerabilità come le donne incinte.

Aurora De Santis

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