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Si chiama “Stella di Betlemme” ed è una delle piante più sottovalutate di tutte, nonostante la sua bellezza

Stella di Betlemme, scopri tutte le caratteristiche della pianta, si tratta di un fiore davvero unico, è stupenda.

Stella di Betlemme- (Retididedalus.it)

La stella di Betlemme è una pianta caratterizzata da fiori di colore bianco che sbocciano nei mesi di aprile e maggio. Il fiore ha la classica forma di una stella regolare a sei punte come quella di Davide, è in grado di sbocciare anche senza acqua nel terreno, si nutre principalmente di luce solare.Il nome si riferisce al luogo di origine della pianta stessa e alla leggenda Cristiana, secondo cui questi fiori formassero la corona attorno al capo di Gesù Cristo.

Questo fiore viene utilizzato in omeopatia per le persone afflitte da uno shock, è ideale per il trattamento di disturbi psicosomatici. Tra i sintomi trattati ci sarebbero l’angoscia e l’infelicità, le persone che vengono trattate con questo rimedio, si trovano spesso in uno stato di stordimento interiore e chiusura in se stessi. Il fiore sarebbe adatto anche per trattare stress e insonnia, amenorrea, asma e mal di gola.

Stella di Betlemme, tutte le caratteristiche di questo fiore stupendo

Stella di Betlemme, la pianta è dotata di grande bellezza- (Retididedalus.it)

Questa pianta può arrivare fino ad un’altezza di 30/40 cm, si adatta a diversi climi tuttavia predilige una posizione soleggiata. Durante l’inverno è opportuno ricoprire il terreno con una buona pacciamatura, nonostante ciò è comunque in grado di reggere il freddo.

Si adatta ad ogni tipologia di terreno tuttavia vanno evitati I ristagni d’acqua, il terreno ideale è soffice, in quanto favorisce lo sviluppo dei bulbi. Non necessita di potatura ma va comunque curata eliminando i fiori e le foglie secche che potrebbero attirare i parassiti.

Stella di Betlemme, come prendertene cura

Il terreno della pianta va tenuto umido ma senza esagerare, in inverno inoltre bisogna evitare di annaffiarla e nei periodi più freddi sarebbe opportuno addirittura sospendere il processo. Per quanto riguarda la semina, si consiglia di procedere tra ottobre e novembre o in primavera. I bulbi andranno inseriti ad una profondità di 10/15 cm e dovranno essere posizionati ad una distanza di circa 10 cm l’uno dall’altro, il substrato va protetto con la pacciamatura.

La prima fioritura dovrebbe avvenire nel mese di marzo, in alcuni casi tuttavia potrebbe tardare fino ad aprile o giugno, nel caso in cui la pianta dovesse essere colpita da malattie fungine o dal mosaico, una malattia provocata dalle punture degli afidi, è consigliato utilizzare dei prodotti specifici e trattarla il prima possibile.

Noemi Aloisi

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