È morto Maurizio Paffetti, importante produttore RAI: era ricoverato per legionella

È purtroppo deceduto Maurizio Paffetti, un noto produttore dei programmi RAI. Era ricoverato in ospedale perché affetto da legionella.

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Il produttore RAI Maurizio Paffetti è purtroppo deceduto in ospedale, aveva la legionella (foto da immaginiperlaterra.it) – Retididedalus.it

Maurizio Paffetti, noto produttore di programmi RAI, è deceduto al Policlinico Umberto I di Roma dopo aver contratto la legionella durante il ricovero per un malore. Ora si attendono i risultati dell’autopsia.

Aperta un’indagine interna all’ospedale per chiarire le cause della morte del produttore RAI

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In foto, Maurizio Paffetti, produttore di diversi programmi RAI (foto Facebook Green Drop Award) – Retididedalus.it

Paffetti era un produttore di documentari per la RAI, conosciuto per il suo lavoro in programmi come Mixer, Geo & Geo, Alle falde del Kilimangiaro, Rai Educational e Stream. Era anche un volontario della cooperazione internazionale, impegnato per oltre vent’anni nell’iniziativa “Crocevia”, focalizzata sulla comunicazione sociale in Sud America e Africa.

Maurizio Paffetti è stato ricoverato martedì 9 aprile nel reparto di Cardiochirurgia dopo aver avuto un malore. Solo pochi giorni dopo, trasferito in terapia intensiva neurochirurgica, è stata rilevata la presenza del batterio della legionella.

L’ospedale ha avviato un’indagine interna per ricostruire i movimenti di Paffetti e le circostanze che hanno portato alla sua morte. Tre medici, uno per ciascun reparto in cui è stato ricoverato, dovranno presentare relazioni dettagliate sul suo percorso clinico.

Come riportato da La Repubblica, Giuseppe Polinari, segretario della Federazione Gilda Università, ha denunciato la presenza di legionella e salmonella nel Policlinico Umberto I già tre mesi fa. Ha sottolineato che nonostante le segnalazioni, nulla è stato fatto per risolvere il problema delle vecchie tubature e delle vasche, che continuano a mettere a rischio la vita dei pazienti.

Paffetti è stato inizialmente ricoverato nel reparto di Cardiochirurgia, nel secondo reparto di terapia intensiva coronarica (Utic B). Successivamente, a causa di problemi neurologici, è stato trasferito in Neurochirurgia, dove gli sono stati rimossi due ematomi cerebrali. Durante la degenza in terapia intensiva neurochirurgica è stata rilevata la legionella.

Purtroppo, non è la prima volta che gli ospedali di Roma affrontano problemi con la legionella, una malattia infettiva trasmessa per via respiratoria. In passato, la presenza del batterio nell’acqua degli ospedali è stata nascosta per ridurre i costi di manutenzione. Un’azienda che monitorava la qualità dell’acqua degli ospedali romani aveva obbligato i dipendenti ad alterare i dati sulle sostanze nocive, tra cui la legionella, l’arsenico e il nitrato.

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