Dall’isola di Honshu alla metropoli di Tokyo: alcuni libri ambientati in Giappone sono in grado di trasportare il lettore in quei luoghi.
Leggere un romanzo ambientato in Giappone non equivale soltanto ad attraversare con l’immaginazione i luoghi che desideriamo visitare da tempo, ma significa anche immergersi in alcune sfumature della cultura, delle abitudini e dei pensieri che convivono – attraverso le persone che abitano – in quei luoghi.
Due primi esempi – in tal senso – potrebbero essere: gli scorci, i profumi e i silenzi descritti ne “Il pittore di ventagli” di Hubert Haddad (edito da “Ponte delle grazie”) oppure il tavolino e la scelta che il lettore si trova a vivere in prima persona nel più recente romanzo di Toshikazu Kawaguchi. “Finché il caffè è caldo” (edito stavolta da “Garzanti”) è stato successivamente sviluppato in un sequel che ha permesso agli appassionati di continuare la sua coinvolgente avventura attraverso il tempo.
Ami il Giappone? Leggere questi libri sarà come esplorarlo
Diversamente dai contenuti che potremmo facilmente trovare nei recenti consigli di lettura sulla storia d’Italia, i due romanzi precedenti esplorano le riflessioni dei suoi pratagonisti – rispettivamente riconosciuti nei nomi di Matabei Reien e del disunito gruppo composto da Fumiko, Kōtake, Hirai e Kei – attraverso le lenti della bellezza proiettate sul “grande affresco del tempo“.
Con il libro “L’isola dei battiti del cuore“, Laura Imai Messina compie un viaggio in soggettiva su quale sia il potere dell’immaginazione ambientando la sua storia nella piccola isola di Teshima. Sembra che per la scrittrice la nostra mente sia grado di cambiare la percezione della nostra vita a tal punto da spingere la sua protagonista a modificare i suoi ricordi. Sarà un bene?
Per i lettori appassionati di leggende giapponesi, invece, vi è il romanzo di Shigeru Mizuki (edito da “Mondadori”). In “Enciclopedia degli spiriti giapponesi” lo scrittore e fumettista giapponese, scomparso nel 2015, svela al lettore come in Giappone vi sia la credenza che tutto abbia un’anima presentando, grazie a tale premessa, creature misteriose spaziando tra horror e romanticismo.
Giappone, romanzi sulla filosofia e le sue atmosfere
Tra i libri da leggere sulla spiritualità e la filosofia si possono aggiungere innanzitutto – poiché inerenti al Giappone – altri due romanzi. Quello di Beth Kempton “Wabi Sabi. La via giapponese a una vita perfettamente imperfetta”, la cui scrittura si dedica ad approfondire una visione dell’esistenza connessa a un apprezzamento della transitorietà e dell’imperfezione della vita grazie ai pensieri dei suoi personaggi (edito da “Corbaccio”).
Oppure “Il piccolo libro dell’ikigai. La via giapponese della felicità” dello scrittore Ken Mogi (edito da “Einaudi”). In quest’ultimo, il suo protagonista, Jiro Ono si presenta come il più noto maestro di sushi al mondo e, attraverso questa sua passione che diventa anche una professione, affronta magistralmente la sua correlazione con alcuni misteri della vita connessi ad alcune pietanze gastronomiche dagli effetti miracolosamente benefici.
Un ultimo approdo a un pensiero filosofico della vita in Giappone riguarda, infine, “Autostop con Buddha. Viaggio attraverso il Giappone”. Questo romanzo di Will Ferguson (edito da “Feltrinelli”) si sviluppa attraverso il flusso della fioritura dei ciliegi e dona al lettore la sensazione di un reale viaggio tra le diversità culturali e linguistiche dell’arcipelago nipponico.