Scoperto un vero e proprio spaccio di droga nel carcere, hashish e cocaina venivano trasportate in pacchi di cibo e flaconi di shampoo.
Un’indagine della Procura di Velletri e dei Carabinieri ha rivelato un sistema sofisticato di spaccio di droga all’interno del carcere di Velletri. La droga arrivava nascosta nei pacchi di cibo e prodotti per l’igiene personale, trasformando il carcere in una vera e propria piazza di spaccio.
Spaccio di droga in carcere per un giro d’affari di migliaia di euro: l’indagine e gli arresti
L’operazione, condotta nelle province di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti, ha portato all’arresto di 33 persone. Di queste, undici sono state sottoposte a custodia cautelare in carcere, mentre le altre ventidue agli arresti domiciliari.
Tra gli arrestati, sedici erano già detenuti. Le accuse mosse contro di loro includono detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e uso indebito di dispositivi di comunicazione da parte di detenuti.
Il sistema di spaccio, attivo da gennaio a giugno 2023, ha generato introiti di quasi 90 mila euro. Le sostanze stupefacenti, principalmente cocaina e hashish, venivano acquistate a prezzi molto superiori rispetto a quelli delle piazze di spaccio esterne. Una dose di cocaina, che solitamente costa tra i 30 e i 50 euro, in carcere arrivava a costare il doppio.
L’indagine ha permesso di ricostruire il funzionamento del sistema di spaccio all’interno del carcere. I detenuti consumatori facevano l’ordine al detenuto spacciatore, il quale contattava i fornitori esterni attraverso microtelefonini o durante i colloqui. I familiari o amici dei detenuti provvedevano poi a finanziare gli acquisti con ricariche su carte prepagate.
La droga veniva poi nascosta tra gli affettati confezionati sottovuoto e altri beni di prima necessità, come shampoo e bagnoschiuma, inviati ai detenuti tramite i familiari o gli amici.
L’operazione dei Carabinieri e della Procura di Velletri è riuscita a smantellare un complesso sistema di spaccio che trasformava il carcere di Velletri in una piazza di spaccio. L’uso ingegnoso dei pacchi di cibo e dei prodotti per l’igiene per nascondere la droga ha permesso di generare ingenti guadagni in pochi mesi.